Andrea Pusateri, campione paraciclista e grande doglover
«Da piccolo ho sempre desiderato avere un cane e da quando sono arrivate Maya e Sally la mia vita è cambiata in meglio»
Queste sono le parole che il nostro umano Andrea dice spesso in rifermento alla sua vita con noi, e crediamo sia un bel riconoscimento, per due cagnolone appassionate di passeggiate e natura tanto quanto lui. E lo è anche essere ospitate, virtualmente, sulla rubrica “Noi animali” di Vanity Class!
Ci presentiamo: io sono Maya, una golden retriever di tre anni, e lei è Sally, la mia sorellina acquisita. Se ve lo state chiedendo, sì, è una cucciolona “super fluffy” di Bovaro del Bernese. Ha poco più di un anno e mezzo. Lasciate che vi raccontiamo un po’ della nostra vita felice con Andrea. Di frequente, a causa di allenamenti e gare (è un campione internazionale!) va fuori città. Viviamo nell’elegante zona di Monza. Quando non c’è, come tutti noi pelosi, sentiamo la sua mancanza, e così, quando è di ritorno a casa, partiamo insieme. Ci perdiamo in avvincenti avventure: hiking, trekking, fra mari e monti. Nelle passeggiate urbane, ogni tanto si unisce a noi il nipotino.
Sally: “Il nostro umano è uno tosto, cammina con una sola gamba e due bastoni”
Maya: “Lascia raccontare a me! Tu corri a giocare con il pollo! Le chiamate stampelle, se non ricordo male”
Non sappiamo come, ma il fatto che noi decidessimo, fin dal primo giorno, di metterci sotto alla sua gamba, a turno, durante le nostre passeggiate, per evitare di farlo cadere, sono diventate virali. Insomma, noi ci rivediamo spesso e ovunque, e per quanto strano, non possiamo non scodinzolare. Rendiamo felici qualcuno, supponiamo! Eppure a noi cani viene naturale aiutare, supportare e sopportare voi umani! Ad ogni modo, la nostra esistenza a tre è una sorta di altalena, ma siamo felici insieme.
La perdita della mamma e la sua corsa per ricordarla
Quella del nostro papà umano, un paraciclista velocista, nonché amorevole amante degli animali (doglover) non è stata una vita altrettanto semplice, purtroppo. È nato a Montefalcone, in Friuli Venezia Giulia, l’8 agosto 1993. Un bambino spensierato, guardando fra i suoi ricordi (noi animali sappiamo leggerli -e leggervi- bene), ma la tragedia si abbatte su di lui a soli tre anni e mezzo. Alla stazione di Monza (MB) la sua manina scappa da quella della mamma e lui si trova in un baleno risucchiato dal vortice del treno. Lei tenta eroicamente di salvarlo, gettandosi, ma rimane travolta e uccisa sul colpo. Entrambe le gambe del piccolo sono tranciate da quei maledetti binari. Tuttavia, l’arto sinistro, gli viene ricucito, con lembi di quello destro, grazie al Professore di fama mondiale Marco Lanzetta Bertani.
Andrea ripete sovente di essere un “un esperimento ben riuscito”. E siamo certi, visti i tanti messaggi di supporto che riceviamo, che il suo sia giunto a tutti: anche se i problemi sono tanti, tutti diversi, dalla disabilità fisica, a quella intellettuale e alle difficoltà -economiche e non-, non bisogna mai tirarsi indietro di fronte ad esse, e anzi, essere pronti a “sporcarsi anche le mani”, rimettendosi in gioco fino in fondo. Sullo sporcarci, si dev’essere ispirato al senso liberatorio di noi quattrozampe nel fango, ma non diteglielo!
Un esperimento ben riuscito di tenacia e speranza
Che altro? Mh… ah, si! Nel 2013 Andrea, che ha a lungo vissuto con i nonni, inizia a gareggiare nella nazionale paraciclisti, dopo aver imparato ad andare in bici anche se con una sola gamba, da bambino, grazie allo zio. È lui che gli insegna con pazienza il modo più semplice. Intanto, assiste alle gare di ciclismo di un amico e decide di provare a sua volta. Vince le sue prime coppe del mondo; nel 2015 durante la prima come campione italiano indossa la maglia tricolore. Purtroppo, il 6 marzo di quello stesso anno, ben prima del nostro arrivo, un altro incidente ha segnato un altro doloroso stop per il nostro più caro amico, che più di tutti gli ha insegnato il valore di resilienza, tenacia e speranza che non demordono. In allenamento a Lurago d’Erba (CO), cade a causa della ghiaia sull’asfalto, restando in coma per sette lunghi giorni.
“Dimostra di essere un po’ un tipo alla Die Hard, come riporta la frase tatuata sulla mano“
“Si vede -interviene Sally- che il microchip non va di moda fra gli umani: a noi, i tatuaggi non li fanno più. Che stramberie avete, voi bipedi!
Unbreakable
Quello è stato il momento per Pusateri di nuovo per riprendere la vita in mano, in un lento e gravoso percorso riabilitativo per rafforzarsi e realizzare di avere ancora voglia di correre. 10 medaglie d’oro vinte ai campionati italiani di paraciclismo (fra pista, cronometro e corsa in linea), riconoscimenti internazionali, argenti, e una onorificenza al valore atletico nel 2016 dopo, annoverato fra gli “Unbreakable” del team Toyota e Adidas, il nostro Andrea ripete che
«non esiste la fine di qualcosa. Esiste solo l’inizio di qualcos’altro. È questa la differenza tra un Unbreakable e tutti gli altri»
Maya&Sally go viral…
(Maya) Andrea è il campione della porta accanto, per dirla in modo umano, il ragazzo che mandava messaggi su quella cosa lì, l’insta-e-qualcosa (eco di Sally: Instagram!!!) anche dal profilo dell’Oratorio di Origgio, per spingerci a non mollare, a non sentirsi soli nel momento più duro dei mesi del Covid-19. E se per voi è un doglover, per noi il più prezioso amico che abbiamo mai avuto, con il quale adoriamo correre, camminare, arrampicarci, coccolarci e vederlo rialzarsi. Sempre più forte. Colui al quale non importa quante altre volte, faremo da scudo e che proteggeremo, 8 zampe a fronte di una sola gamba. E siamo certe che ci avrete visti da qualche parte. Se vi capita, diteglielo che quelli siamo noi!
Siamo felici di aver condiviso con voi la nostra storia, e quella di Andrea Pusateri, campione paraciclista e grande doglover, e soprattutto padroncino premuroso, tanto apprezzato nel mondo. Paraolimpiadi, campionati, quotidianità vissuta, fra una passeggiata e una carezza alla volta.
Ma ci raccomandiamo: noi pelosi possiamo e sappiamo essere grandi sostegni per voi, perciò voi, non ci abbandonate! Zampine di Sally, Maya e Parola di Andrea Pusateri,Paraciclista e Doglover
A cura di Veronica Fino