Angelo Licheri,(l’uomo che tentò di salvare Alfredino), si spegne all’età di 71
Angelo Licheri, tentò di salvare il piccolo Alfredo Rampi
Angelo Licheri l’uomo che tentò di salvare Alfredino
Correva l’anno 1981, quando il piccolo Alfredino precipitò in un pozzo, dove persa ahimè la vita. La storia di Alfredino bloccò l’Italia e gli italiani nella speranza che la povera creatura potesse salvarsi.
Speranza che aveva avuto anche Angelo Licheri, originario della Sardegna, corse in aiuto non appena seppe dell’accaduto.
Sì caló nel pozzo tra la notte del 12Giugno fino al 13 corrente mese. Tale coraggio portò Licheri a farsi calare a testa in giù e quando arrivò in profondità riuscì a parlare anche con il bambino, nel tentativo di salvarlo.
Da tempo ricoverato in una clinica a Nettuno è scomparso dopo una lunga malattia. Verrà ricordato per sempre come il primo uomo che si precipitò a Vermicino nel 1981 per salvare il piccolo Alfredino.
La storia all’epoca dei fatti.
In quel lontano Giugno del 1981, Alfredino dal pomeriggio si era allontanato dai genitori, e non era rientrato.
Non lontano dalla sua abitazione, vi era il pozzo , che era stato scavato da poco in un terreno confinante ed era ricoperto da una pesante lastra. Un particolare che spinse, in un primo momento, a non credere che Alfredino ci fosse caduto. Fu un agente di polizia a ispezionarlo e a trovare il bambino.
Licheri iniziò la discesa poco dopo la mezzanotte fra il 12 ed il 13 Giugno.
Poco dopo la mezzanotte, Licheri tentò di salvare il piccolo facendosi calare a testa in giù per ben 45minuti, considerato il limite massimo che un corpo così esile poteva sopportare.
L’ Italia si bloccò nella speranza e nell’attesa di un lieto evento che purtroppo non arrivò mai.
Anche il presidente della Repubblica, Sandro Pertini, arrivò a Vermicino, dove si fece dare il microfono per parlare con Alfredino. Il 13 giugno, al terzo giorno, non arrivavano più segni di vita di Alfredino. Il suo corpo fu recuperato da tre squadre di minatori, 28 giorni dopo la sua morte.