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Ballando a Lughnasa (Pat O’Connor, 1998) | Cinema Sommerso

Ballando a Lughnasa, il film di Pat O’Connor del 1998 con una splendida e sempre “on point” Meryl Streep

Ballando a Lughnasa. Cinque sorelle nubili, un fratello prete, un aitante anarchico biondo e un bambino chiudono il cerchio di una estate del 1936 nella piccola città fittizia irlandese di Ballybeg nel Donegal. Cinque donne deluse dalla vita e dallo scorrere del tempo ma rimaste unite nonostante le molteplici vicissitudini vissute.

Ballando a Lughnasa (Pat O’Connor, 1998) | Cinema Sommerso
Ballando a Lughnasa – Poster ufficiale

Ballando a Lughnasa

La trama

Kate Mundy (Meryl Streep) è un’insegnante di mezza età che ha dedicato la sua vita ai bambini degli altri senza però averne dei propri. Ad un certo punto, viene costretta dal parroco locale a lasciare il suo incarico per mancanza di studenti.  Maggie (Kathy Burke) è un’anticonformista e sempre con la sigaretta in bocca non rinuncia ad intonare vecchi stornelli di gioventù. Agnes (Brid Brennan), brava nel lavoro a maglia, è molto legata alla quarta sorella Rose (Sophie Thompson), sempliciotta e con un leggero ritardo mentale: sogna ancora di essere portata a fare una gita in barca sul lago dal signor Danny Bradley (Lorcan Cranitch). Quest’ultimo è un uomo sposato e con prole che è stato lasciato dalla moglie. Padre Jack (Sir Michael John Gambon), il fratello maggiore, torna dall’Uganda dopo venticinque anni ed è visibilmente provato. Tutti quegli anni ad aiutare i lebbrosi hanno indebolito la sua mente già labile. E, sebbene venga accolto dalle sorelle con calore, gli abitanti del villaggio e il parroco lo tengono a distanza perché lo credono pazzo.

A completare la famiglia Mundy vi è poi il piccolo Michael (Darrell Johnston). Il giovane attende il ritorno del padre e si sente amato dalla madre Christina (Catherine McCormack) e dalle zie.

Sono gli ultimi fuochi di Lughnasa, una festa pagana in onore della divinità del raccolto. Tutta la famiglia vorrebbe prendervi parte. Tuttavia Kate, ormai indurita dalla vita, si oppone con veemenza e non è disposta a cedere alle richieste delle sorelle. La situazione prenderà una piega inaspettata con l’arrivo del padre di Michael, Gerry Evans (Rhys Ifans). Il suo ritorno è però breve. L’uomo ha deciso di partire per la Spagna per combattere insieme ai ribelli contro il dittatore Francisco Franco.

Ballando a Lughnasa (Pat O’Connor, 1998) | Cinema Sommerso

Una pellicola corale

Ballando a Lughnasa è un film corale racchiuso nella cornice del Donegal irlandese degli anni Trenta. Il regista traspone la pièce teatrale che prende lo stesso nome. Si tratta di una sorta di memoriale del drammaturgo irlandese Brian Friel (1929-2015), che ricorda la propria infanzia passata a casa delle zie zitelle insieme alla giovane madre. Un film che quando uscì nelle sale cinematografiche nel 1998 fu elogiato dalla critica. Ciò nonostante, rimase sempre di nicchia benché vanti un cast meritevole e preparato e con una Meryl Streep perfettamente nella parte. La storia ci viene narrata attraverso la voce e gli occhi del piccolo Michael che osserva il mondo dei grandi e prova ad interpretarlo a modo proprio.

Il ritorno del padre seppur breve, dona al bambino la speranza di poter avere una figura paterna al suo fianco; di poter sognare la tanto amata bicicletta che probabilmente non arriverà mai. Le attrici del film danzano e si prendono per mano. Sono tutte sullo stesso piano della Streep che inevitabilmente tende a rubare la scena alle altre con i suoi manierismi, i suoi sguardi tendenziosi e giudicanti mostrando allo spettatore solo alcuni degli aspetti del personaggio da lei interpretato. Gli uomini nel film (bambino compreso) sono personaggi marginali, quasi degli ospiti che entrano in punta di piedi dentro una chiesa per non fare troppo rumore.

La bellissima fotografia, curata dallo scozzese Kenneth MacMillan, della campagna irlandese permette quasi di farci percepire i profumi e gli odori di quegli spazi verdeggianti estivi.

I Lughnasa

Ballando a Lughnasa (Pat O’Connor, 1998) | Cinema Sommerso

La festa di Lughnasa (dalla quale prende il titolo del film) è una festa molto importante per gli irlandesi e per i gallesi. Presenta un rito di purificazione e di contatto con la madre terra che deve produrre nuovi frutti. In questo modo quell’estate del 1936 viene raccontata tra gioie e dolori dal regista Pat O’Connor. Egli riesce a dar vita ai pensieri delle sue protagoniste senza mai però andare troppo a fondo; senza mai approfondire veramente le sofferenze o i desideri delle cinque sorelle Mundy.

Un successo che merita di essere ricordato

Uscito nelle sale italiane nel febbraio del 1999, Ballando a Lughnasa partecipò al Festival del Cinema di Venezia e fece vincere il premio Irish Film & Television Academy (IFTA) all’attrice Brid Brennan (che aveva già portato sulla scena lo stesso personaggio nell’omonima pièce teatrale vincendo nel 1992 un Tony Award). Un film che vi porterà indietro nel tempo e che vi darà la possibilità di lasciarvi andare in un clima di ricordi e di radio d’epoca, di sentire le musiche irlandesi dirette da Bill Whelan (Il mio piede sinistro, My Left Foot: The Story of Christy Brown, Jim Sheridan, 1989) o di ascoltare il poema di William Butler Yeats (1865-1939) cantato da Rose “Down by the Salley Gardens”. Un film drammatico ma molto toccante e tutto da riscoprire. Buona danza a Lughnasa a tutti voi e buona visione.

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