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Chi giace nella mia bara? (1964) | Cinema Sommerso

Dead Ringer, la pellicola del 1964 di Paul Henreid protagonista della nuova uscita di Cinema Sommerso

Chi giace nella mia bara?

Chi giace nella mia bara? Edith Phillips non vede sua sorella gemella Margaret da quasi venti anni. L’occasione arriva al funerale del marito di quest’ultima, il facoltoso Frank DeLorca al quale molto tempo prima Edith era stata molto legata. La donna aveva rinunciato a sposare l’uomo che amava in favore della sorella rimasta incinta. Si era fatta da parte e aveva deciso di sparire nel nulla. Dopo le esequie, le due donne decidono di incontrarsi. E così, Edith va a trovare la sorella nella grande magione della famiglia DeLorca.

Chi giace nella mia bara? (1964) | Cinema Sommerso
Chi giace nella mia bara? – Poster Ufficiale

Chi giace nella mia bara? Una pellicola di Paul Henreid

La differenza sociale è sin da subito evidente. Edith aveva vissuto quasi sempre in una profonda povertà. Tuttavia, lavorando con un’umiltà era riuscita a diventare la tenutaria di un bar. Dal canto suo Margaret si era lasciata andare ad una vita di lussi e privilegi. Quando durante una discussione tra le due donne, Edith scopre che il bambino non è mai esistito, comprende che la sorella aveva mentito sin dal principio. Tornata a casa, Edith ancora amareggiata e stanca dai debiti cerca di trovare conforto tra le braccia del suo innamorato, il sergente Jim Hobbson (Karl Malden). Sfortunatamente, però, il pensiero di essere stata ingannata è ormai un tarlo e non riesce a liberarsene.

Chi giace nella mia bara? (1964) | Cinema Sommerso

Decisa ad andare fino in fondo alla faccenda, Edith costringe la gemella ad andare al suo locale per un chiarimento. Ed è qui che Margaret troverà la morte. Da quel momento la vita di Edith non sarà più la stessa e, una volta preso il posto della sorella, dovrà affrontare una serie di spirali di bugie e di violenza. Tra amiche impiccione dell’alta società, tra le quali spicca la noiosa ma esuberante Didi Marshall (Jean Hagen), un amante focoso, Tony Collins (Peter Lawford) e il sergente Jim che non si rassegna all’idea del suicidio della sua amata.

Un’opera decisamente fuori dal comune

Il regista austroungarico Paul Henreid (1908-1992) realizza un’opera decisamente fuori dal comune. Egli si avvale del poliedrico direttore della fotografia Ernest Haller (1893-1970), vincitore del Premio Oscar nel 1940 per il film Via col vento, il quale riesce a mettere in evidenza i momenti di tensione e di orrore che pervadono tutta la pellicola.

Quasi tutte le scene del film, infatti, sono state girate due volte e poi rimontate e sincronizzate in fase di montaggio e di post-produzione. Henreid sceglie come protagonista la sua amica Bette Davis (1908-1989). Padrona assoluta della scena, la Davis torna dopo diciotto anni ad interpretare due gemelle identiche. E questo nonostante la pellicola di Henreid sia tratta dal film spagnolo Vita rubata (La Otra, Roberto Gavaldón, 1943) con l’attrice messicana Dolores del Río (1904-1983) e rivisto in chiave moderna ambientandolo in una Los Angeles degli anni Sessanta.

Chi giace nella mia bara? (1964) | Cinema Sommerso

Il film di Henreid è tutto giocato sugli sguardi allucinati della protagonista e sulle musiche inquietanti del berlinese Premio Oscar André Previn. Persino la bravissima caratterista ottuagenaria inglese, Estelle Winwood (1883-1984), nel ruolo della matriarca di casa DeLorca, Dona Ana, non riesce a stare al passo della camaleontica Davis.

Bette Davis, un’attrice senza eguali

Reduce dal successo di pochi anni prima del film: Che fine ha fatto Baby Jane? (What Ever Happened to Baby Jane?, Robert Aldrich, 1962), l’attrice, due volte vincitrice del Premio Oscar, usa tutti i suoi manierismi e le abilità recitative per spaventare lo spettatore e allo stesso tempo incutere timore. Nonostante sia da sempre annoverato nella categoria di film dell’orrore, Chi giace nella mia bara? rimane un dramma ben costruito anche se forse un po’ lungo e che offre poco spazio all’immaginazione del pubblico preso costantemente in giro dalle azioni diversive dell’attrice protagonista, dama suprema e allo stesso tempo piena di contraddizioni.

È come se, in qualche modo, l’omicidio della sorella gemella rappresenti un riscatto morale per Edith che desidera provare, forse per la prima volta, una vita diversa da quella alla quale era abituata sin d’ora. La Davis riesce perfettamente ad entrare nella parte e soprattutto nella personalità delle due sorelle ed è fin troppo credibile.

Chi giace nella mia bara? (1964) | Cinema Sommerso

Anche quando, ormai caduta nella trappola che aveva lei stessa creato, tenta di chiedere aiuto e di confessare all’uomo che ama di essere Edith e non Margaret, non viene creduta e anzi si trova costretta, per l’ultima volta, a restare nei panni della gemella.

Uscito nelle sale cinematografiche anche con il titolo Who is buried in my Grave? Il film di Henreid merita di essere letteralmente ‘riesumato’ dalla bara e di ottenere, a mio parere, il tanto meritato posto che gli spetta in quella categoria di cinema di sottobosco fatto di mostri dell’anima. Ma chi è qui il vero mostro? A voi l’ardua sentenza.

Buona visione!

"Fashion Gallery" by Alberto Miceli

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