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Cistite Interstiziale – Il Professor Rocco Damiano interviene sul tema

Cistite Interstiziale - Il Professor Rocco Damiano interviene sul temaIl tema è di grande attualità, soprattutto dopo le dichiarazione di Claudio Amendola e il libro di Francesca Neri.

Sulla Cistite Interstiziale è intervenuto il Prof Rocco Damiano, Ordinario di Urologia all’Università Magna Graecia di Catanzaro e Responsabile Risorse e Comunicazione della Società Italiana di Urologia (SIU).

L’intervista

Cosa si intende per cistite interstiziale?

“La cistite interstiziale (acronimo in inglese IC) è una malattia della vescica con sintomi che coinvolgono più distretti addomino-pelvici.

E’  anche conosciuta come sindrome del dolore vescicale  (acronimo in inglese BPS) ed è caratterizzata da un dolore a localizzazione vescicale.

E’ accompagnato da almeno un altro sintomo, una sensazione di disagio e peso nella zona vescicale, persistente da almeno sei settimane.

Talvolta è presente  un peggioramento del dolore con il riempimento vescicale e una elevata frequenza urinaria diurna e/o notturna.

E’ spesso associata a conseguenze cognitive o emozioni negative, nonché a e disfunzioni sessuali.

Non c’è evidenza di infezione o altra patologia locale evidente e la diagnosi è spesso da esclusione”.

Cistite Interstiziale - Il Professor Rocco Damiano interviene sul temaE’ frequente?

Ha una forte prevalenza femminile, in età compresa tra i 30 e i 40 anni.

Può  colpire anche gli uomini.

A causa dei criteri non uniformi di inclusione, ci sono dati discordanti sulla prevalenza.

Si stima essere dello 0,005% .

Si è ormai certi che ci siano molti casi non diagnosticati, poiché molti pazienti non vengono neanche esaminati perché essi stessi non capiscono l’origine del dolore dato il fatto che le urine sono sempre negative. 

Una diagnosi definitiva può essere posta solo da uno specialista Urologo, poiché richiede l’effettuazione di esami specifici, come una cistoscopia con biopsia (esame del rivestimento vescicale con l’aiuto di un cistoscopio)”.

Cistite Interstiziale - Il Professor Rocco Damiano interviene sul temaQuali possono essere le cause

“Tra le cause ipotizzate vi è un difetto nel tessuto vescicale ne che indebolisce il rivestimento interno.

Ma anche la presenza di specifiche cellule infiammatorie (i mastociti) nella vescica,  modificazioni delle terminazioni nervose che generano sintomi vescicali anomali.

Oltre ad una aggressione della vescica da parte del sistema immunitario”.

Ma esistono fattori di rischio?

“Dal punto di vista etiologico ci sono per ora delle ipotesi:

Difetto degli strati di rivestimento dell’urotelio (carenza di glicosamminoglicani)

Iperattività delle cellule mastocitarie responsabili dell’infiammazione cronica

Ipotesi autoimmune che giustificherebbe la presenza di malattie autoimmuni in concomitanza con la cistite interstiziale

Infiammazione neurogenica determinata da una stimolazione dolorifica che creerebbe un’infiammazione (neuroflogosi)

Infezioni batteriche ricorrenti”.

Cistite Interstiziale - Il Professor Rocco Damiano interviene sul temaEsiste una predisposizione ereditaria?

“Recenti studi dimostrano che i parenti di 1° grado, di sesso femminile, di pazienti con cistite interstiziale, hanno un rischio di 17 volte maggiore di sviluppare questo tipo di malattia.

Se ne è affetta la mamma, anche la figlia lo potrebbe essere”.

Con quali sintomi si manifesta

“Molte persone impiegano anni prima di raggiungere una diagnosi.

I sintomi della cistite interstiziale sono ricorrenti, ed in alcuni pazienti persistenti,  e possono essere più o meno gravi.

Spesso si associano a patologie in altri organi ed apparati come la  sindrome dell’intestino irritabile e fibromialgia.  

E’  l’Urologo lo specialista che può aiutare a identificare il giusto trattamento per trovare sollievo da questa condizione disabilitante.

La cistite interstiziale esordisce con dolore vescicale ed un incremento della frequenza minzionale diurna e notturna.

Il dolore o la sensazione di peso che la caratterizza può peggiorare con il riempimento vescicale.

L’attività sessuale risulta dolorosa per la contiguità della vescica infiammata  con la vagina”.

In cosa si differenzia dalla cistite

“Frequentemente confusa con una cistite, mentre si caratterizza dall’assenza di infezione nelle urine.

Se un paziente presenta i sintomi tipici della cistite interstiziale l’esame delle urine non mostra anomalie come  presenza di batteri e sangue nelle urine.

E’ vero però che una storia di cistiti ricorrenti a comparsa in età giovanile (20 anni) può favorire la successiva comparsa di una infiammazione cronica e di un dolore neurogenico.

Tutto ciò determina la cistite interstiziale che compare poi tra i 35 e 55 anni.

Negli uomini spesso la cistite interstiziale viene confusa con la prostatite cronica”.

Quali sono i fattori che fanno presagire la comparsa di una cistite interstiziale

“Sono dolori che durano per più di 6 mesi.

Sono caratterizzati da dolore pelvico riferibile alla vescica associato ad un sintomo tra urgenza minzionale, pollachiuria, senso di peso ipogastrico, vulvodinia, dispareunia, dolore a irradiazione uretrale o perineale”.

Come può evolvere la cistite interstiziale e quali ripercussioni può avere sulla qualità della vita di chi ne soffre

“La cistite interstiziale ostacola la vita sociale e la vita lavorativa del paziente per i suoi aspetti emozionali, per l’impatto sui rapporti coniugali e familiari, oltre che per gli effetti sull’esercizio fisico e sul sonno.

Non vi sono prove che lo stress causi la cistite interstiziale, ma è noto che lo stress fisico e mentale ne può peggiorare i sintomi”.

Come viene diagnosticata

“Non esiste un esame medico che indichi se  una persona abbia la cistite interstiziale.

Per fare una diagnosi, bisogna valutare i sintomi e successivamente escludere altri problemi di salute che potrebbero causare gli stessi sintomi.

E’ necessario focalizzarsi sui sintomi e sulla loro durata, sull’impatto dei sintomi sulla qualità di vita, sulla presenza di altri problemi di salute e sull’assunzione di eventuali farmaci.

Se un paziente presenta sintomi tipici della cistite interstiziale e l’esame delle urine non mostra infezione o presenza di sangue, un test urodinamico che valuti la capacità della vescica, ed un esame cistoscopico che visualizzi eventuali ulcerazioni nella vescica riulstano necessari per la diagnosi”.

Come si cura? Quali sono le opzioni terapeutiche

“L’obiettivo del trattamento è quello di controllare i sintomi. I miglioramenti della sintomatologia richiedono tempo, e potrebbero trascorrere anche mesi prima che i sintomi migliorino.

Spesso la malattia va in remissione, ma non si guarisce.

Essendo una malattia multifattoriale anche il trattamento deve essere multimodale e contemplare anche altre patologie coesistenti.

Il primo trattamento è il cambiamento dello stile di vita, limitando lo stress emotivo ed alcuni cibi irritanti come il cioccolato, il caffe, le bevande alcoliche ed i cibi piccanti. 

Esistono farmaci sia in formulazione orale, che intravescicale, da inserire con un catetere. 

Tra questi gli antidepressivi e gli antistaminici per via orale, oltre a glicosaminoglicani ed eparina da somministrare in vescica.

Spesso la risposta  terapeutica è insufficiente e bisogna procedere con iniezioni di tossina botulinica in vescica, o applicare un neuromodulatore vescicale per la gestione dei sintomi irritativi vescicali ed il dolore .

La chirurgia di ampliamento della vescica o di sostituzione rimane l’ultima spiaggia terapeutica, anche se di difficile accettazione per la grave compromissione della qualità di vita”.

Ma esiste una prevenzione?

“La prevenzione può essere fatta andando ad eliminare le cause su cui il paziente può agire.

Come ad esempio la buona igiene sia nella normalità ma anche prima e dopo i rapporti sessuali in entrambi i partener.

Ma anche la lubrificazione abbondante durante i rapporti, la terapia idropinica cioè bere molta acqua, evitare di trattenere l’urina per molte ore e ridurre cibi e bevande acide.

Sulle cause autoimmunitarie o ereditarie non è possibile agire”.

 

Redazione

Scritto da Redazione

La redazione di VanityClass.

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