Era il 19 febbraio 2020 quando a Codogno, in Italia, è stato individuato il primo paziente positivo al Covid-19. Si trattava di Mattia Maestri. Subito venne istituita la zona rossa nei confini della città, per provare a frenare la diffusione del virus. E ora, a distanza di due anni, finalmente la curva pandemica inizia a rallentare e l’Rt ad abbassarsi. Nelle prossime settimane, inoltre, cominceranno a cadere le famose restrizioni. E col tempo, si proverà a tornare alla normalità. Ma questo è possibile soltanto compiendo piccoli passi e sicuramente, a fine pandemia, tutto sarà diverso, noi saremo diversi.
I problemi mentali legati all’emergenza pandemica da Covid-19 e il bonus psicologo
Perché vi parlo di questo? Perché da due anni stiamo facendo i conti con tanti problemi mentali ed è impossibile negare questo. L’ansia, l’insonnia, la fame nervosa sono aumentati nel corso di questi mesi. È innegabile. E non è un caso che molte persone abbiano iniziato un percorso psicoterapeutico.
Sui vari social network Instagram, Facebook e Tik Tok, tanti psicologi hanno iniziato a fare divulgazione. Tanti di loro sono stati invitati a parlare in radio, in televisione. Vi cito alcuni dei loro nomi: il Dottor Elpidio Cecere (autore di diversi libri), la Dottoressa Angela Todaro, la Dottoressa Teresa Capparelli, la Dottoressa Francesca Santamaria Palombo, la Dottoressa Ilaria Riviera (autrice di due libri, uno dei quali scritto con la Dottoressa Simona Rattá).
Il 18 febbraio, poi, è arrivato il bonus psicologico. Vengono stanziati ulteriori 20 milioni nel 2022, di cui metà per finanziare il bonus e l’altra metà per il reclutamento di professionisti per combattere il disagio mentale legato alle conseguenze del Covid-19. La misura prevede 600 euro di voucher a persona per sostenere i percorsi di salute mentale. Potranno accedervi tutti, senza distinzioni d’età, dopo prescrizione medica e diagnosi del disagio e sarà riconosciuto, come ogni bonus, per fasce Isee fino alla soglia di almeno 50mila euro. Saranno interessate dall’iniziativa circa 18 mila persone.
David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop, a tal proposito a dichiarato che:
«È evidente che il problema del benessere mentale non è più ‘privato’ e che si deve intervenire. Ecco perché il bonus psicologo è un segnale culturale. Ora serve una rete pubblica»
Kafka affermava: “Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e ad uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’é dubbio. Ed é che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi é entrato“.
La salute mentale non è un lusso.
A cura di Sara Cocco.