L’emergenza pandemica da Covid – 19 non accenna ad arrestarsi. La nuova variante Omicron, infatti, ha portato ad un’ulteriore impennata dei contagi nel periodo a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno, costringendo il Governo a varare altri provvedimenti. Fortunatamente, però, aumentano anche le armi a disposizione per combattere il virus. Stando a quanto comunica l’Ansa, a partire da oggi è disponibile su tutto il territorio nazionale la prima pillola anti-Coronavirus.
Merck: il farmaco anti-Covid
Sin dall’inizio dell’epidemia, per il trattamento dei sintomi di pazienti Covid si è fatto ricorso ad una molteplicità di medicinali non propriamente specifici. Ma ora le cose potrebbero cambiare. A tal proposito, difatti, l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha approvato nei giorni scorsi il Molnupiravir e il Remdesivir, sviluppati dal colosso americano Merck Sharp & Dohme in collaborazione con la Ridgeback Biotherapeutics.
Si tratta di due antivirali da dispensare per via orale e il cui utilizzo è indicato entro i primi 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi. In particolare, fa sapere l’Ansa, potrà assumerli chi non è ricoverato, chi riporta una sintomatologia lieve-moderata e in presenza di condizioni cliniche con specifici fattori di rischio per lo sviluppo della malattia grave. Una prima somministrazione è stata già effettuata, nella giornata odierna, allo Spallanzani di Roma dove, come dichiarato dall’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato, i medici hanno dato il Molnupiravir ad “una donna di 91 anni cardiopatica e diabetica” e ad una “di 72 anni cardiopatica e immunodepressa“. Per adesso, non si hanno ancora informazioni sulla risposta delle due. Ma quel che è certo è che ci troviamo di fronte ad un segnale positivo che arriva, forse, al momento giusto.
Per quanto riguarda la distribuzione, invece, non sarà possibile reperire suddetti farmaci ovunque, almeno per ora. “Gli antivirali – rileva il segretario di Federfarma Roberto Tobia – sono una nuova frontiera che ci permetterà probabilmente di curare in maniera efficace il Covid anche a domicilio. […] Ad oggi non è prevista la distribuzione attraverso le farmacie ma esclusivamente attraverso le strutture ospedaliere e le farmacie ospedaliere. Ma è chiaro che, guardando al futuro […] bisognerà che questi farmaci transitino anche dalle farmacie [ordinarie, ndr.]”.