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Credito attivo, aumenta la percentuale degli italiani

Il tasso di insolvenza delle famiglie indebitate è sceso ai minimi storici

Credito attivo — di Francesco Megna — Il 30% circa dei cittadini maggiorenni ha richiesto e ottenuto almeno un contratto di mutuo o un finanziamento personale, in crescita del 6% rispetto al 2020, nonostante la crisi dei consumi causata dal covid. Nel frattempo, anche grazie alle moratorie avviate in primavera dello scorso anno che hanno consentito il congelamento delle rate. Il tasso di insolvenza delle famiglie indebitate è sceso ai minimi storici. Un beneficio che però a breve dovrà misurarsi con il graduale esaurimento dei benefici reddituali  e lo stop alle sospensioni ammesse.

Il tasso di insolvenza

Il tasso di insolvenza sui crediti alle famiglie ha evidenziato un progressivo calo dall’inizio della pandemia arrivando a toccare l’1%. rispetto a quasi il 2% registrato 18 mesi fa. L’importo medio della rata pagata mensilmente ammonta a 330 euro circa ( il 9% circa in meno rispetto a quattro anni fa), mentre il debito residuo risulta pari a 27.000 euro circa , in netto calo rispetto agli anni passati. La maggior sostenibilità del debito è correlata al ribasso dei tassi di interesse e all’orientamento  a preferire piani di rimborso più lunghi rispetto agli anni scorsi. Cresce la domanda di prestiti finalizzati mentre sull’indebitamento globale delle famiglie pesano meno i mutui, che corrispondono a circa il 20% dei finanziamenti in essere.

Credito attivo. La ripresa economica è avviata

La pandemia ha indubbiamente influenzato i progetti di spesa ma la ripresa economica avviata, i bassi tassi di interesse e la decisa sostenibilità degli impegni in essere attenueranno le tensioni finanziarie. Nelle prossime settimane occorrerà invece verificare l’impatto sulla qualità del credito del graduale esaurimento delle misure di sostegno. Dei finanziamenti  a carico delle famiglie congelati nella primavera del 2020 solo poco più del 25% è ancora  sospeso; riprenderanno il pagamento delle rate man mano che giungeranno a termine i periodi di moratoria concessi. A fine anno inoltre scadrà l’opportunità di aderire al Fondo Gasparrini per sospendere le rate dei mutui prima casa.

Accordarsi con la propria banca

L’unico mezzo ancora attivo per avere accesso alle moratorie consiste nella possibilità di accordarsi direttamente con la banca per una rinegoziazione del mutuo anche se alcune direttive che ne avevano allargato i requisiti di accesso scadranno a fine anno. Attualmente ad essere congelato è il 3% circa dei finanziamenti in essere  rivolti ai privati consumatori. A fine anno 2021 l’incidenza era invece intorno al 4%. Le moratorie ui mutui immobiliari sono invece calate al 4% circa dei contratti contro un 10% circa registrato lo scorso anno. Continuano infine a calare i tassi dei prestiti personali; la riduzione del costo dei prestiti si riferisce soprattutto gli importi più elevati dove il risparmio diventa  più interessante. La tendenza, comunque, è generale. 

Paolo Brambilla

Scritto da Paolo Brambilla

Paolo Brambilla, bocconiano, ha seguito il mondo economico-finanziario per molti anni. Scrive di finanza, cultura e innovazione digitale su varie testate. E' direttore responsabile di Investopro.com e dirige l’Agenzia di stampa Trendiest Media www.trendiest-news.com. E' editor in chief di www.assodigitale.it

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