Dal momento in cui è uscito sconfitto dalle elezioni presidenziali, Donald Trump non ha mai smesso di attaccare il suo avversario. Nel corso di questi mesi, infatti, sono stati numerosi i tentativi del Tycoon di screditare l’operato di Joe Biden. L’ultimo risale proprio a ieri, quando l’ex Presidente ha accusato il nuovo inquilino della Casa Bianca di essere il responsabile dell’avanzata talebana in Afghanistan.
Donald Trump: “Se fossi io il presidente, non ci sarebbe l’avanzata dei Talebani”
«Se fossi io il presidente, il mondo avrebbe assistito a un ritiro sottoposto a condizioni» ha fatto sapere Trump attraverso un comunicato stampa. Nel corso del suo mandato, è bene ricordarlo, l’imprenditore aveva raggiunto un accordo con i Talebani. Quest’ultimo verteva su un ritiro degli Usa dall’Afghanistan che si sarebbe dovuto concludere lo scorso maggio. E così, ad oggi, egli ritiene la colpa della crisi attuale in Oriente sia dovuta unicamente a Biden. Inoltre, il repubblicano afferma che lui avrebbe «discusso personalmente con i leader Talebani in modo che capissero che quello che stanno facendo è inaccettabile. Ci sarebbe stato un ritiro molto diverso e di ben altro successo. E i Talebani questo lo hanno capito meglio di chiunque altro».
La presa di posizione di Trump arriva dopo quella che nei giorni scorsi l’amministrazione democratica aveva preso. Difatti, l’attuale Presidente non avrebbe avuto a disposizione nessun’altra opzione se non quella di ritirarsi in conformità all’accordo sopra citato. «Era preordinato – ha dichiarato il portavoce Ned Price – È un accordo che probabilmente questa amministrazione non avrebbe fatto, certamente non in tutti i dettagli. Ma è un accordo che abbiamo ereditato».
In merito ai tremila uomini americani in arrivo in Afghanistan, invece, il Governo ha specificato che si tratta di una missione ristretta e a tempo. In particolare, il portavoce del Pentagono John Kirby ha sottolineato come la missione avrebbe uno scopo ben preciso. «È molto diverso – dice – rispetto al dire che stai schierando per otto, nove, 12 mesi forze per stabilizzare e proteggere l’Afghanistan. Questa è una cosa che abbiamo fatto negli ultimi 20 anni. Invece, la missione di adesso è temporanea, definita in modo molto ristretto».