Donne in mostra: Milano si tinge di rosa. Dal Mudec al Pac passando per Palazzo Reale, le kermesse itineranti tutte al femminile.
Cari lettori di VanityClass, i vostri Giusy&Greg, questa settimana vi porteranno a spasso tra le bellezze dell’arte moderna e contemporanea di cui sarà protagonista: La Donna.
Non è forse un paradosso che la donna, vista nei tempi passati come musa, mera bellezza, fertilità, incanto, abbia dovuto aspettare fino agli inizi del 600 per essere concepita come persona, come artista o qualsiasi altra entità?
LE SIGNORE DELL’ARTE (PALAZZO REALE):
Proprio da questo periodo inizia il nostro viaggio, partendo dal Palazzo Reale, dove incontriamo Artemisia Gentileschi. Donna forte, intraprendente, sofferente ma mai arrendevole. Conscia di essere più debole delle sfide che le si ponevano davanti, non ha mai osato minimizzare la sua persona o tanto meno la sua arte. Difficile in una società che addirittura vietava alle donne di frequentare scuole d’arte. Figlia di Orazio, emblema di consapevolezza e ribellione, la sua arte si pone al medesimo livello degli stessi pittori uomini dell’epoca e il suo successo la porta ai margini della sua categoria sociale.
La mostra si compone di 34 artiste selezionate, alcune già note e altre meno note. Le 130 opere sono la testimonianza di un’intensa vitalità creativa tutta al femminile raccolte in un singolare racconto di appassionanti storie di donne già “moderne”.
TINA MODOTTI (MUDEC):
Dall’epoca moderna a quella contemporanea continua il nostro viaggio con Tina Modotti, donna eclettica del 900, artista, musa, attivista e attrice. Al Museo delle culture (MUDEC) attraverso le stampe originali di oltre 60 opere, ma anche con documenti e testimonianze d’epoca, Tina lascia trasparire la sua sensibilità. Il forte valore di libertà e di denuncia delle condizioni di povertà diventano il fondamento della sua, pur breve, vita.
Gli scatti immortalano gli anni del rinascimento messicano rivoluzionario, le passioni civili e la lotta sociale, assieme ai protagonisti delle avanguardie artistiche e le letterarie (Diego Rivera, Frida Khalo, Rafael Alberti, Pablo Neruda). Gli spettatori osserveranno Tina plasmare il suo sguardo libero e anticonformista. Nel giro di pochi anni darà vita a testimonianze visive di rara potenza e di incondizionata libertà creativa.
TANIA BRUGUERA (PAC):
Infine incontriamo Tania Bruguera, artista e attivista, che presenta la sua prima mostra personale in Italia al Padiglione di arte contemporanea (PAC). Le performance e le installazioni di Tania studiano ed esplorano i comportamenti del linguaggio e del corpo degli spettatori. Con la sua arte prova a generare dei reali cambiamenti di alcuni aspetti politici e giuridici della società.
Il titolo della mostra dell’artista pluripremiata prende il nome da una citazione di Hannah Arendt. Durante un’intervista alla domanda: se ritenesse suo dovere pubblicare tutto quello di cui veniva a conoscenza o vi fossero motivi validi per tacere su alcune cose, Hannah rispose con la citazione latina: fiat veritas et pereat mundus (sia detta la verità anche a scapito del mondo).
In conclusione, vi invitano a fare un salto e ad osservare da vicino queste artiste che, attraverso le loro opere, hanno raccontato la loro vita. E divertiti!!!