Edoardo Raspelli lancia un appello per la pace mentre la guerra tra Russia e Ucraina prosegue incessantemente, nella speranza che le due parti riescano a trovare un accordo e a interrompere il fuoco.
Il conduttore non è rimasto indifferente alla situazione bellica e ha voluto lanciare un appello per la pace.
“Anche se le persone Ucraine che vivono in Italia e che sono a me vicine non sono in pericolo, anche se i loro cari laggiù non sono direttamente minacciati, questa guerra mi ha angosciato, sconvolto” ha detto il giornalista. “I miei nonni, i miei genitori, di guerre mondiali ne hanno viste e vissute due: non avrei mai immaginato, non avremmo mai immaginato, di essere così vicini alla terza”.
Così si è espresso Raspelli, particolarmente sensibile al grave momento che tutto il mondo vive. Si è rivolto ai partiti politici, alle organizzazioni sindacali, alle parrocchie e alle Chiese. Ma anche alle organizzazioni culturali e sportive e a tutti gli italiani. “Ho avuto un’idea, magari non originale, ma che credo, se realizzata, possa dare un aiuto alla Pace”.
La proposta è che tutti questi gruppi si mettano insieme, che fissino velocemente una data comune e un’ora ben precisa in cui testimoniare il proprio grido per la Pace. In che modo? Campane, clacson, strumenti musicali, campanacci, campanelli, sui balconi pentole, coperchi o canzoni. Lo scopo è “far sentire alla Russia, all’Ucraina, al mondo intero la preghiera, la supplica, il desiderio che tacciano tutte le armi”, ha concluso.