Federica Pellegrini: “So di avere carattere, e non me ne vergogno.”
Federica Pellegrini parla, senza mezzi termini, agli uomini.
Guest star, nel programma Le Iene.
Guest star, nel programma Le Iene, accompagnata da Nicola Savino e la Gialappa’s Band, ha condotto martedì 7 dicembre, la sedicesima puntata dello show nella prima serata di Italia1.
Non mi sono mai sottratta al confronto
“Qui molte donne in queste settimane hanno parlato del proprio vissuto e delle proprie idee, e stasera tocca a me. Io non mi sono mai sottratta al confronto: so di avere carattere, e non me ne vergogno.”
Racconta la campionessa italiana durante la diretta de Le Iene. Una donna forte e consapevole di esserlo.
“Mi sono sempre battuta per ciò in cui credo”, ha raccontato Federica per poi spiegare che:
“Mi sono esposta ed ho difeso le persone che amo, pagandone le conseguenze.”
Fa parte del gioco.
Fa parte del gioco. Quindi ho accettato, ci ho pensato, e c’è una cosa che mi ha fatto riflettere in particolare: in tutti questi anni, in cui ho gareggiato contro le donne, perché mi sono dovuta confrontare molto più spesso con gli uomini?”
Uomini che mi aspettavano al varco.
“Uomini che mi aspettavano al varco sia che vincessi, sia che perdessi. Perché se cadi sei un’atleta finita, e se stai in piedi sei una principessa messa su un piedistallo.
Se un uomo vince è un bomber.
“Piedistallo che, in ogni caso prima o poi paghi, perché se un uomo vince e ne va giustamente orgoglioso, è un bomber, se una donna vince e ne va giustamente orgogliosa, se la tira.”
Tutti in attesa del disastro.
“Così stanno tutti in attesa del disastro, tipo “guardiamo dallo spioncino che succede”, che se va male usciamo sul pianerottolo a festeggiare.
Giudicavano la mia vita privata.
“Uomini che giudicavano la mia vita privata, perché se sei un atleta maschio e hai delle relazioni sei un uomo di successo, se sei un’atleta donna e hai delle relazioni sei la mangiauomini.”
Gli sport importanti “sono sport da uomini”.
“Uomini che, nel mio lavoro, hanno il diritto alla vittoria perché tutti gli sport che tu, donna, hai iniziato a praticare, li hanno praticati prima loro, li hanno eseguiti meglio loro, li hanno inventati loro. Perché gli sport importanti “sono sport da uomini”. Perché le cose importanti “sono cose da uomini”.
“A questi uomini dico che se così vi è piaciuto pensarmi così, sono contenta vi siate divertiti, almeno voi.”
Gli uomini, quelli della mia vita
“Agli altri uomini, quelli della mia vita, dico grazie per avermi dedicato uno sguardo che ha creduto nei miei occhi, nella mia forza, nella mia bellezza. Sono gli uomini che contano per me: quelli che non hanno bisogno di cose da uomini.”
Esistono anche donne stronze
“Ah, esistono anche donne stronze, è ovvio. Ma mi hanno chiesto di parlare per qualche minuto, non per pochi secondi. “
Credits ph. Daniele Schiavello