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Francesca Manzini contro il #ddlzan

Durante una diretta Instagram Francesca Manzini dichiara che non ama creare movimenti #ddlzan

Francesca Manzini dichiara che non ama creare movimenti #ddlzan

“Adesso stanno facendo tutti DDL ZAN, tutti con questo Decreto di quel deficiente là. Non mi piace fare dei movimenti. Creare movimenti. Per difendere chi?”

La Diretta Instagram di Francesca Manzini e i movimenti #ddlzan

Queste le esatte parole pronunciate durante la diretta Instagram da Francesca Manzini.

Argomento? I movimenti contro l’omofobia e tutte le discriminazioni che una società (ahimè) ancor oggi si macchia di crimini e violenze inaudite.

17 Maggio Giornata contro l’omofobia

A pochi giorni dal 17 Maggio 2021(Giornata contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia), la Manzini ha il coraggio di dire: “Ma io vado a fare i movimenti per lottare contro qualcosa, quando quello a casa ha in mente di famme già male. Vado a perdere tempo.”

Francesca Manzini contro la #ddlzan. Difendere e protestare è una perdita di tempo?

Quindi per la Signora difendere, protestare e lottare per far sentire la propria voce, e far valere i propri diritti è perdere tempo? Sostenere e affermare questa tesi credo sia un eresia.

Siamo di fronte a parole e concetti assurdi, quando a pochi passi da noi ci sono donne, uomini adolescenti bullizzati, picchiati e nel peggior dei casi uccisi, solo perché, tu omofobo hai deciso che loro sono sbagliati. Sono diversi da te e non sono omologati ad uno standard di vita e di costume che la società ha imposto.

 

Francesca manzini insulta Alessandro Zan.

Definire poi Alessandro Zan ( firmatore del Disegno di legge contro l’omotrasfobia) “Quel deficiente là”, è grave. 

Parole che non si possono accettare

È normale che la Signora Manzini faccia tali affermazioni, perché per lei è un privilegio non essere discriminata e insultata per il suo modo di vivere o per la sua sessualità.

Semplice e conveniente chiudere occhi e mente davanti ad una forma di discriminazione che non riguarda noi stessi e la nostra fantastica vita da personaggio pubblico.

È banale  dire: “Io la penso così chiedo scusa.”

È da ipocriti non voler vedere o ascoltare chi grida il proprio dolore e la rabbia verso un qualcosa che gli spetta di diritto: ovvero la libertà di essere ciò che si vuole.”

La tesi di Francesca Manzini

La tesi della Signora Manzini nel 2021 non sta né in cielo e né in terra, ed è comodo parlare attraverso un Social dove ci sentiamo onnipotenti.

Lotte per la parità dei sessi 

Forse la stessa ha dimenticato o magari non lo sa, che sono esistite generazioni di donne che hanno creato movimenti, hanno lottato e perso la vita per dare ed ottenere la parità tra i sessi.

E se quelle stesse donne che scesero in piazza avessero sostenuto la tesi della Signora (ovvero: “È tempo perso creare movimenti”), oggi la Manzini non sarebbe qui a poter dire queste cose attraverso un canale Social.

 

Sostenere la #ddlzan come segno di civiltà.

Sostenere la #ddlzan, cari lettori è segno di civiltà, e chi scrive questo articolo, è una donna privilegiata perché non subisce ripercussioni per la sua sessualità o identità. Non vengo derisa ed umiliata perché amo il mio compagno e se tutto ciò è sinonimo di normalità e di privilegio, scusate ma io non lo voglio. E non lo accetto.

Siamo privilegiati

Non voglio essere una privilegiata che vive in una società che si macchia di crimini contro chi reputa diverso.

Abbiamo la libertà di parola di pensiero, ma non siamo davvero liberi e non lo saremo mai fin quando chiuderemo gli occhi davanti a queste assurdità.

Andare contro il #ddlzan è simbolo di non civiltà.

E allora cari lettori, vi chiedo di far sentire la vostra voce di “privilegiati”, a favore di chi non ha più voce per far valere i propri diritti.

Urliamo a gran voce

Il 17 Maggio è vicino, quel giorno e non solo quel giorno, urliamo a tutti che si deve creare movimento per creare un futuro in cui l’amore sarà solo amore e non più distinzione di genere e identità.

 

“E senza scudi per proteggermi né armi per difendermi, né caschi per nascondermi o santi a cui rivolgermi.Con solo questa lingua in bocca. E se mi tagli pure questa, Io non mi fermo, scusa.Canto pure a bocca chiusa” (Daniele Silvestri)

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Scritto da Rosa Spampanato

Redattrice presso la testata giornalistica M Social Magazine diretta da Christian De Fazio nella sezione dedicata al Cinema Musica TV.
Collaboratrice per il Quotidiano LaSicila (cartaceo) nella sezione Cultura e Spettacolo diretta dal Giornalista e Capostruttura Leonardo Lodato.
Collaboratrice per Cherrypress Magazine diretto da Barbara Scardilli nella sezione Musica.

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