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Guerra in Ucraina: l’attività diplomatica

Ecco gli le ultime novità sulla situazione tra Russia e Ucraina. La via diplomatica non si ferma, sfortunatamente, però, non lo fa nemmeno il conflitto

Guerra

Le recenti azioni diplomatiche di MACRON e SCHOLZ per tentare di convincere Putin a cessare il fuoco non hanno purtroppo ottenuto alcun risultato. Il CREMLINO ha dichiarato di voler “colpire i convogli di armi per Kiev”. Insomma, non ci sarebbe ancora nessuna volontà da parte di Putin di porre fine alla guerra, nemmeno dopo la telefonata di 75 minuti tra lui, il cancelliere tedesco e il Premier francese.

Anche se non sono noti tutti i dettagli della conversazione telefonica, si percepisce che dalla parte russa non ci sia alcuna intenzione di abbandonare la linea dura. “Siamo nell’era dell’impunità, ma ora chi abusa del potere deve pagare. Putin ha riportato le lancette della storia indietro di trent’anni, questi quindici giorni segneranno i prossimi decenni” ha dichiarato il capo dell’organizzazione non governativa internazionale DAVID MILIBAND, ex ministro degli esteri britannico dal 2007 al 2010.

Il punto della situazione sulla guerra in Ucraina

Continua incessante l’assedio di Kiev. Mancherebbe poco all’invasione totale della città. Anche Mariupol e Leopoli sono devastate e ridotte allo stremo. Lunedì 14 marzo si è tenuto a Roma l’incontro ra JAKE SULLIVAN , consigliere per la sicurezza nazionale USA, e JANG JIECHI, direttore dell’ufficio Commissione Esteri cinese. Il colloquio aveva l’obiettivo di mantenere aperte le linee di comunicazione tra gli Stati Uniti e la Repubblica Popolare Cinese, soprattutto dopo l’indiscrezione che la Russia avrebbe chiesto supporto armamentario alla Cina. La priorità è impedire un ulteriore escalation del conflitto.

Fino ad oggi il popolo ucraino ha pagato e sta pagando il prezzo più alto in termini umani e politici, dimostrando tuttavia un coraggio e una forza incredibili. Il presidente ZELENSKY ha chiesto più volte di istituire una NO-FLY ZONE sull’ Ucraina, per evitare che razzi russi cadano sul suolo NATO. Al contrario di quel che si aspettava, la sua richiesta però non è stata accolta. Insomma, è evidente che ciò significherebbe una dichiarazione di guerra, con l’evidente rischio di far precipitare la situazione in un conflitto mondiale.

UE e USA più unite che mai

Continuamente ribadita la compattezza tra UE e USA. Incontri continui a tutti i livelli: economico, umanitario e strategico. Tutti i parametri finanziari ed economici messi in campo dopo 2 anni di pandemia vanno completamente rivisti dopo l’invasione russa. Non a caso, per via di quest’ultima, l’assetto geo-politico ed economico-finanziario mondiale sta cambiando. 

Speriamo di riuscire a fermare il più presto possibile questo conflitto. Bisogna impedire un suo allargamento, che potrebbe portare, nella peggiore delle ipotesi, ad un conflitto mondiale.

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