Harrison Ford ha conquistato Taormina! Dopo essere passato in anteprima mondiale al Festival di Cannes, ora Indiana Jones e il quadrante del destino ha debuttato anche in Sicilia, in occasione del Taormina Film Fest.
L’attore hollywoodiano e il resto del cast sono stati accolti con un calore immenso: la folla si è radunata in piazza IX aprile del Blue Carpet sin dal primo pomeriggio, tanto da impedire agli attori di poter presenziare al photocall. I protagonisti dell’ultimo capitolo della saga dedicata al famoso archeologo, però, si sono fatti perdonare dai migliaia di fan quando, davanti alla gremitissima platea del Teatro – tutto sold out – sono apparsi con una scoppiettante sorpresa: i fuochi d’artificio intorno allo schermo che proiettava immagini di Indiana Jones davanti al mare della Sicilia, peraltro location di alcuni set.
Presenti sul palco, insieme a Ford, anche Mads Mikkelsen, Phoebe Waller-Bridge, introdotti dai co-conduttori della serata, Fabio Rovazzi ed Elvira Terranova. Il presidente di Walt Disney Italia Daniel Frigo ha salutato sul palco i centinaia di bloggers, influencer e youtubers accorsi da ogni parte del mondo. A fare gli onori di casa il sovrintendente della Fondazione Taormina Arte Sicilia, Ester Bonafede, il direttore artistico Beatrice Venezi e il direttore esecutivo e co-direttore artistico della manifestazione, Barrett Wissman.
La conferenza stampa
Il cast, inoltre, si è prestato alle domande dei giornalisti nel corso di una conferenza stampa su Zoom.
Il primo a parlare è stato, ovviamente, Ford, che ha candidamente ammesso: “Sono molto felice di essere qui. Non sono un esperto di location. Non so dove mi hanno portato o cosa è successo dopo. Ma abbiamo avuto una grande opportunità di girare qui e questo ha sicuramente migliorato il valore visivo del film. Mi ricordo in particolare Siracusa che è presente brevemente nel film. E poi abbiamo girato in una bellissima grotta, ma non ho la minima idea di dove si trovasse.”
A proposito della sceneggiatura, Ford ha poi spiegato:
“Mi è piaciuta molto. Avevamo una sceneggiatura scritta meravigliosamente dalla quale partire per costruire i nostri personaggi”
Dello stesso parere è anche Mads Mikkelsen, che ha detto:
“Sono d’accordo. Quando hai una sceneggiatura scritta così bene, il tuo lavoro è più facile. Il mio obiettivo era quello di rendere la vita di Indiana Jones il più miserabile e infelice possibile”.
Un film più emotivo
A proposito del lato emotivo di questo ultimo capitolo della saga, Phoebe Waller-Bridge ha spiegato che “c’è una complessità nel rapporto tra Indy e Helena”.
Su questo tema si è espresso anche Ford:
“Non so come si possa esprimere un personaggio senza le emozioni. Ma credo sia una conseguenza del fatto che si trattasse dell’ultimo film ed era qualcosa che era importante da esprimere. Si tratta di una trama molto bella, ma anche molto complicata. E in più c’è questo rapporto pieno d’emozione con il personaggio di Phoebe. Che non è un rapporto sentimentale, ma platonico. Lei è la figlioccia di Indiana, un personaggio che lui sente di aver deluso come padrino e lei lo sottolinea e io cerco di sanare. Diciamo che questo è l’elemento emotivo principale della storia. Il primo Indiana Jones è stato fatto 42 anni fa e quell’indiana Jones era un uomo nel pieno dei suoi anni, con un fisico giovane, un archeologo pieno di entusiasmo. Adesso, invece, Indiana Jones si sta ritirando dall’università, sta avendo problemi nella sua relazione e di colpo arriva il personaggio di Phoebe e dunque iniziamo una nuova storia”.