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Il secondo romanzo di Elena Amauri: intervista all’autrice

Il secondo romanzo di Elena Amauri

Il secondo romanzo di Elena Amauri è  Via dalle Impronte.

Dopo Sui tuoi passi, l’autrice lombarda di nascita e versiliese di adozione torna in libreria con un nuovo romanzo dedicato allo sport. Dall’Italia, con un occhio di riguardo alla Toscana e alla Lombardia, fino al Sudamerica e alla Francia, seguiamo le vicende di Alice ed Andrea (già protagonisti del primo libro di Amauri) che si incontrano e scontrano con quelle degli altri protagonisti. 

Abbiamo incontrato la scrittrice, con la quale abbiamo fatto due chiacchiere…

Come nasce l’idea di scrivere romanzi sportivi?
Nasce dalla mia passione per lo sport, visto che sono personal trainer e nutrizionista sportiva. Nasce quindi dall’aver toccato con mano e sperimentato lo sport in prima persona, oltre che dal desiderio di creare un romanzo originale, che avesse un tocco distintivo.

Qual è il percorso che porta dal primo romanzo Sui tuoi Passi al secondo, Via dalle Impronte?
C’era il desiderio di creare continuità e suspense, per non esaurire tutta la narrazione con Sui tuoi Passi. Volevo poi proseguire sul tema delle radici, dai passi alle impronte che lasciano gli sportivi. Infine, desideravo raccontare l’evoluzione dell’intreccio tra i personaggi.

In questo libro c’è un tocco più noir rispetto al primo. Voleva sperimentare nuove forme di scrittura?
In realtà, in Via dalle Impronte è venuto abbastanza spontaneo lo stimolo a creare un racconto più complesso. Ci sono personaggi che hanno in qualche modo ‘bussato’ alla mia porta, invitandomi a narrare tramite loro anche scenari più oscuri. Ma non voglio rivelare troppo! Lascio alla curiosità dei lettori.

I capitoli sono organizzati secondo un ordine non cronologico, con flashback e intrecci. Perché questa scelta?
Perché è stato il modo più spontaneo di scrivere. Ritengo, inoltre, questo stile narrativo più intrigante, rispetto alla narrazione classica. Un po’ come i ricordi o i racconti tra persone, che seguono un filo emotivo più che logico.

In ‘Via dalle impronte’ s’incontrano nuovi personaggi. Qual è il loro contributo alla storia?
Ogni personaggio mi regala emozioni diverse e anche i personaggi che si ripetono nei due romanzi sono descritti con sfumature nuove. Per quanto riguarda le new entry, ce ne sono un paio in particolare attraverso i quali ho voluto raccontare buona parte della trama perché mi sembravano adatti, singolari. Ho avuto proprio questa sensazione: tramite loro avrei potuto narrare al meglio intrighi, intrecci, impronte incrociate anche con gli altri personaggi. Come mi piace ripetere spesso, non ho un personaggio preferito o in cui mi immedesimo. Anche quelli che ricoprono ruoli scomodi sono utili e incuriosiscono me e i lettori.

Come sono cambiati Alice ed Andrea rispetto al primo libro?
Mi riaggancio un po’ la domanda del tocco noir di Via dalle Impronte, perché in questo secondo romanzo si va a scavare un po’ più in profondità, soprattutto per quanto riguarda i lati oscuri e in ombra dei personaggi. Sono sempre appassionati di sport, questo lo posso dire, ma sono cambiati rispetto al primo libro e anche qua lascio la sorpresa ai lettori!

Ci sarà un terzo libro?
Vedremo… Posso dire che Via dalle Impronte non si conclude in sé! Nonostante ciò, come dico spesso, cerco di scrivere in modo che ogni libro possa anche essere letto in modo indipendente, per lasciare ai lettori la scelta se proseguire la lettura o leggere le varie opere separatamente.

Perché ha scelto l’auto pubblicazione?
Mi sono interfacciata con le case editrici e mi sono accorta che è un mondo complesso. Non si può paragonare l’editoria indipendente con le grandi case editrici, che ultimamente stanno facendo scelte non sempre condivisibili: capita che pubblichino libri se gli scrittori sono famosi sui social, come se la selezione avvenisse non per merito, ma per numero di follower. L’auto pubblicazione consente di pubblicare esattamente quello che l’autore vuole scrivere. Perché un conto è avere un servizio di editing, un conto è avere qualcuno che scrive al proprio posto, che non è assolutamente ciò che volevo io.

Il secondo romanzo di Elena Amauri: intervista all'autrice

Sonia Russo

Scritto da Sonia Russo

Sonia Russo, giornalista freelance dal 2006, si è formata lavorando in una emittente televisiva locale per poi specializzarsi sui più noti magazine nazionali. Attualmente scrive di costume e società, moda e beauty, gossip e cronaca rosa e cronache da royal watcher per riviste come Mio, Eva3000, Il Gossip e Eva Salute.

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