Il 20 maggio dello scorso anno veniva rilasciato in esclusiva sulla piattaforma Chili il lungometraggio d’autore Istmo, scritto e diretto dal regista pugliese Carlo Fenizi. A distanza di un anno, la pellicola resta una delle migliori rese cinematografiche dello stato d’animo e della “normalità” che contraddistinguono l’uomo odierno in tempo di pandemia.
Una trama che riflette per far riflettere
Istmo racconta la storia di Orlando, un traduttore da casa per il cinema latinoamericano e al tempo stesso un influencer dei giorni nostri. Egli si ritrova in bilico tra una repressa propensione all’evasione e una particolare predilezione per l’auto-reclusione. La sua è una quotidianità rituale e monotona, caratterizzata da tante piccole manie, emicranie e incubi notturni, al cui interno orbitano personaggi variopinti e misteriosi. Solo Marina, una rider che gli consegna regolarmente il cibo a domicilio, riuscirà ad aprirgli nuovi orizzonti verso l’esterno.
La pellicola porta sul grande schermo un attento e accurato ritratto della realtà contemporanea, con annessi pregi e connessi difetti. Inoltre, offre uno sguardo sulle modalità di relazionarsi tra individui e sull’effetto che i social network hanno sui rapporti interpersonali. L’obiettivo, infatti, è quello di raccontare l’isolamento dovuto ad un abuso delle piattaforme virtuali e la necessità di ritrovato contatto autentico e meno filtrato con l’altro. In virtù di ciò, il protagonista risulterebbe essere quasi un modello per l’uomo moderno, in cui molti potrebbero riflettersi e ritrovarsi.
Il Cast
A vestire i panni di Orlando troviamo il celebre attore italiano Michele Venitucci. A ricoprire i ruoli di co-protagonisti, invece, sono Caterina Shulha, Timothy Martin e la straordinaria attrice spagnola Antonia San Juan. Insomma, un cast degno di nota per un’opera altrettanto meritevole.
Carlo Fenizi: l’enfant prodige del cinema italiano
Foggiano, classe 1985, Fenizi è noto al grande pubblico per aver diretto artisti famosi (e non) per il cinema nostrano e internazionale.
Conosciuto come “l’enfant prodige” del panorama cinematografico nostrano, egli ha dato ampiamente prova di meritare quel soprannome che si è aggiudicato nel corso della sua carriera. Fa il suo debutto con il mediometraggio “La luce nell’ombra”, un noir sperimentale dall’impronta grottesca. In seguito, riceve il Commitment Award (2013) a Milano per il valore e il forte impatto sociale del suo “Effetto Paradosso”, la sua seconda fatica dietro la cinepresa.
Con impegno e dedizione, spinto finanche da una forte passione, è stato in grado di dar vita a degli autentici gioielli, ingegnose commedie che al loro interno nascono dei drammi, per i quali si è aggiudicato svariati riconoscimenti, tra cui il Premio al Roma Videoclip Festival 2017 per il video che accompagna il singolo Non voglio andare via, un brano postumo e inedito della cantante Giuni Russo, che vede la partecipazione di Maria Grazia Cucinotta. Nel 2018, inoltre, ha fondato la sua casa di produzione cinematografica, la Tejo.
Istmo di Carlo Fenizi. Disponibile sulla piattaforma Chili e presto al cinema!
In attesa di vederlo in sala, Istmo è disponibile in streaming su Chili e può rappresentare ancora un’occasione per osservare sotto un’altra luce i rapporti umani, ciò che stiamo vivendo e farci ispirare, in uno slancio di ottimismo, per prepararci a una rinnovata libertà.
Ma non finisce qui. Il film sarà distribuito nei prossimi mesi in base alle riaperture dei cinema in Italia. La prima tappa sarà a Roma, dove si proietterà da mercoledì 19 maggio allo storico Cinema delle Province.
Buona visione!