in ,

Jasmine Lobianco

La modella parla del Pride, del Palazzo Arcobaleno e del suicidio della Professoressa

Jasmine Lobianco è nata a Torino e di professione fa la modella. E’ una donna che ha intrapreso il percorso di transizione, si divide tra il lavoro e la sua passione per la cucina.

Jasmine Lobianco
Sino a domenica 3 Luglio Milano celebrerà il Pride, cosa ne pensi?

“Ha senso se si va con una motivazione, non per sfoggiare abiti osceni o da circo, ma per battersi per i propri diritti.

A Torino c’erano 150.000 persone, ma non confonderei lo svago e il divertimento con le lotte per i propri valori.

Jasmine LobiancoCertamente più gente c’è più equivale alla assenza di paura di nascondersi e definizione di accettazione.

Il coming out fa meno paura, c’è molta gente che appoggia indipendentemente dal genere.

Significa partecipazione, si inizia ad avere vedute più ampie, la cosa importante è che non si trasformi in una baracconata e un circo.

Basta non ridicolizzare e avere buon senso”.

Cosa ne pensi del progetto della Regione?

Jasmine Lobianco
“E’ esagerato.

Dovrebbe essere uno spazio dedicato alla comunità LGBT, non lo trovo giusto, non ha senso, significa ghettizzare.

Più che un palazzo arcobaleno ci vorrebbe un luogo dove tutti dovrebbero trovare supporto, offrendo servizi alla comunità locale.

Come The Center sulla XVI Strada o il Gay Center a Roma o il Castello a Bologna, dove trovare supporto psicologico, visite mediche.

Non è giusto parlare di palazzo Arcobaleno, ma di un luogo per tutti, anche per le donne vittime di violenza, le persone bullizzate, anche per odio razziale.

O la donna trans che vuole fare un percorso di transizione. Dovrebbe essere aperto a chiunque 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 e sarebbe utile anche agli anziani LGBT e ai disabili”.

Qual’è la tua opinione sul suicidio della professoressa?

Jasmine Lobianco“Tutti hanno colpa, nessuno l’ha ascoltata, indipendentemente da chi era.

L’educazione sessuale va insegnata nelle scuole e bisogna avere una visione più ampia della sessualità, che non significa solo gay, lesbiche.

Ma coinvolge diverse persone con disabilità, colori diversi, etc.

Certe cose vanno fatte con serietà!

Un conto è essere travestiti, un altro transessuale

Chloe era un signore che si travestiva da donna.

A tutto c’è un limite e ci vuole buon senso per tutto.

Se hai fatto transizione e sei quasi donna, se sei una via di mezzo e sei a contatto con i bambini non è il massimo afre così.

7 anni fa nessuno al considerava, adesso che si è suicidata tutti ne parlano.

Non è corretto dare la colpa solo alla scuola, se di colpo ti vesti da donna e prima insegnavi vestita come un uomo può creare un trauma nei bambini.

Si è uccisa perché è stata abbandonata a se stessa.

Anche se hai fatto coming out e la scuola deve garantire la libertà, il passaggio agli abiti femminili andava fatto gradualmente.

Sbagliato, invece, scattarle foto di nascosto durante i colloqui con i genitori; non si fa.

La scuola deve dare supporto anche ai bambini di 6 anni, ma il problema restano i genitori, o i presidi e tutti coloro che abbandonano a se stesse le persone ”.

Tu sei stata vittima di bullismo?

“L’ho subito poco, solo da persone ignoranti; sono forte e non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno!”

Jasmine ha collaborato con i grandi fotografi e ha lavorato anche in alcuni locali ma uno dei suoi sogni è la tv e vorrebbe anche lavorare in proprio, creando, da imprenditrice, una sua attività.

Ti piacerebbe fare un reality?

“Sarebbe una bella sfida, ma mi vedrei bene anche in un salotto intelligente all’interno del quale fare l’opinionista, senza doversi piangere troppo addosso!”

Redazione

Scritto da Redazione

La redazione di VanityClass.

Un’Estate Eccellente

Un’Estate Eccellente: Luigi Convertini detta la moda

Diamo la precedenza alla sicurezza: premiati i migliori video realizzati dagli studenti