Redazione 
Tina Cipollari e Simone Di Matteo rispondono alle lettere dei lettori in esclusiva per VanityClass nella rubrica La Posta Degli Spostati!
La Posta Degli Spostati: “non ti curar di loro, ma guarda e passa!”
Ciao Simone, ciao Tina. Sono Maurizio, ho 29 anni e vi scrivo da Nuoro. Ho sempre pensato che ognuno debba essere libero di scegliere chi frequentare, come vestirsi, cosa mangiare etc. Non amo chi mi giudica senza conoscermi. Eppure, quando qualcuno mi critica, mi chiudo a riccio senza rispondere per le rime. Vorrei reagire verbalmente agli attacchi e non essere vittima inconsapevole del giudizio altrui. Io non amo giudicare il prossimo e vorrei che fosse fatto lo stesso con me. Sono confuso e ho bisogno di un vostro
consiglio sincero, diretto, puntale. Help Me!!!
La Posta Degli Spostati: “non ti curar di loro, ma guarda e passa!”. Tina e Simone rispondono.
Caro Maurizio, ognuno di noi è libero di potersi esprimere come meglio crede e mai di limitare la libertà degli altri. Rispondere per le rime alle volte serve per tenere la gente al loro posto in modo tale che comprendano come ci si possa sentire. Tuttavia, l’unica maniera elegante per mandar giù un insulto è ignorarlo, ma qualora ciò non fosse possibile, ridici sopra è la cosa migliore. La facilità con cui molti giudicano e sentenziano la vita altrui dimostra a pieno quanto la loro possa essere vuota e priva di senso. “Non ti curar di loro, ma guarda e passa”, sii semplicemente te stesso, siamo belli come siamo, con annessi pregi e connessi difetti, e il solo parere di cui dovrebbe importarci è il nostro. Tutto il resto non conta.
Ad maiora!
Gli Spostati!
