Tina Cipollari e Simone Di Matteo rispondono alle lettere dei lettori in esclusiva per VanityClass nella rubrica La Posta Degli Spostati
Cari Spostati, comincio con il dirvi che vi seguo entrambi dalle vostre prime pubbliche apparizioni. Mi chiamo Tania, vivo in provincia di Palermo, e ho da poco compiuto 45 anni. Vi confesso che questa società molte volte mi spaventa. In merito al disegno di legge Zan, proprio non capisco perché ci sono tante, troppe persone, che ne ostacolano l’approvazione. Io ho un figlio di 6 anni a cui insegno da sempre uno dei tanti valori fondamentali che la nostra realtà dovrebbe conservare, possedere e tramandare alle nuove generazioni: il rispetto verso il prossimo. Non siamo, forse, tutti uguali?
La posta degli spostati
Cara Tania, purtroppo viviamo in una società malsana in cui si preferisce far finta di niente, girarsi dall’altra parte magari, nella speranza che il male che vi alberga non tocchi noi o i nostri cari. Al giorno d’oggi si è subito pronti a puntare il dito, ma mai a darsi realmente da fare affinché cambi qualcosa. Ci si riempie la bocca di belle parole, soprattutto quando conviene, ma alla fine i fatti scarseggiano. Dovremmo vivere in un mondo in cui non ci si dovrebbe preoccupare di essere semplicemente se stessi e di esprimersi nella maniera che si ritiene più opportuna, e invece ci siamo ritrovati intrappolati all’interno di una contemporaneità dove si propagandano solamente odio, discriminazioni e divisioni.
L’amore è l’unica forza in grado di far girare il mondo ed è questo ciò che tutti dobbiamo tenere bene a mente. Il resto conta poco o nulla. La società sta cambiando e continuerà ad evolversi, e forse, è giunto il momento che lo facciamo anche noi! Bisogna ripartire dai valori primari che sono alla base del vivere civile e l’educazione da te impartita a tuo figlio potrebbe essere d’esempio per molti.
In merito alla legge Zan non possiamo che darti ragione, d’altronde siamo nati liberi, ma se c’è un lusso che non possiamo permetterci, è quello di limitare la libertà altrui.
Con affetto, Gli Spostati.