#LEDONNESIDANNODELTU, “La sorellanza, digitale o fisica, è sempre un valore”, di Valentina Picca Bianchi
Con Prefazione di Claudia Segre – postfazione di Andrea Sales
Tenaci, determinate, curiose della vita e di se stesse.
Orgogliose fino al midollo e soprattutto inarrestabili.
Le donne raccontate da Valentina Picca Bianchi
Imprenditrice di successo nel settore catering e banqueting, dal 2019 Presidente delle Donne Imprenditrici Fipe, sono in una parola: “antifragili”.
Sono le più colpite dalla crisi causata dalla pandemia da Covid – 19.
Ma, spesso, sono allo stesso tempo le più caparbie e risolute nell’affrontare le difficoltà.
Sono le donne, che rappresentano una parte importante dell’imprenditoria nel settore dell’ospitalità, dove il 30% delle imprese è a titolarità femminile.
Queste le venti protagoniste di #ledonnesidannodeltu
Il primo libro – non libro di Valentina Picca Bianchi, è edito da Lab DFG
E in uscita in tutte le librerie italiane e piattaforme digitali il 25 novembre.
L’Autrice ha voluto raccontare il mondo dell’imprenditoria al femminile in un momento particolarmente difficile per il settore.
Lo fa attraverso la trasposizione letteraria delle conversazioni sulla chat WhatsApp delle Donne Imprenditrici delle quali con orgoglio porta avanti le istanze.
Le protagoniste di questo racconto corale
Sono rappresentative di ogni angolo della nostra Italia.
E di una realtà, quella dei pubblici esercizi, che parla universalmente il linguaggio dell’ospitalità e dell’accoglienza.
Ne emergono mille problemi, dubbi, drammi, incertezze.
Ma anche la voglia di lottare, di guardare al futuro senza farsi scoraggiare da una strada sempre più in salita.
Le donne viste in una dimensione completamente nuova.
La “sorellanza digitale”, in una conversazione al femminile, coinvolge fin dalle prime pagine.
E mostra risvolti dell’essere donna che tutti abbiamo davanti agli occhi.
Ma, che spesso tendiamo a dare per scontati.
Ci sono le Donne, poi ci sono le Donne imprenditrici, che non si arrendono.
E che non hanno paura di lottare, che continuano a gridare anche quando la loro voce è rotta dalla fatica.
Il digitale è ormai capace di unire persone agli angoli del mondo.
E anche il trovarsi tutte insieme dietro ad uno schermo può diventare, come ogni altra conversazione tra amiche, occasione per darsi del tu.
Come racconta in prima persona l’autrice:
“La chat è stata uno strumento fondamentale, un rifugio per tutte noi, durante il periodo più difficile della pandemia.
Grazie alla sua immediatezza di comunicazione ha favorito il dialogo, lo scambio di opinioni.
Ma anche la possibilità di cercare o dare un sostegno nei momenti più difficili.
Quello che più emerge è proprio la voglia di ‘fare squadra’, questo ‘spirito di spogliatoio’, caratteristica tipicamente maschile.
E’ tutt’altro che scontata all’interno di un gruppo formato da donne.
Sempre restie a raccontarsi e a mettersi a nudo di fronte ad altre donne”.
Tra ironia e riflessioni la lettura sa dove condurre il lettore:
“La sorellanza” fisica o digitale è sempre un valore, e alla fine di questo viaggio ci appartiene sicuramente un po’ di più…