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Miky Falcicchio: management, matrimonio con Haiducii e nuovi progetti | Intervista

Il modello e manager si racconta e racconta in esclusiva su VanityClass i progetti futuri che riguardano la sua vita professionale e artistica

Miky Falcicchio

Miky Falcicchio è un 41enne manager, modello, direttore artistico ed esecutivo di eventi di moda, spettacolo e musica. Originario pugliese, Falcicchio ha lavorato come modello e personal trainer oltre ad partecipato anche come corteggiatore a Uomini e Donne. Nel 2010 ha vinto l’ambito concorso nazionale di bellezza maschile Mister Italia. Ha posato per alcuni calendari senza veli e ha diretto e coordinato concorsi nazionali e regionali di bellezza femminile. Per quanto riguarda la sua vita privata, dal 6 dicembre 2021 è felicemente sposato con la celebre cantante romena naturalizzata italiana Paula Monica Mitrache, conosciuta al grande pubblico con il nome d’arte Haiducii. E oggi ha rilasciato un’intervista esclusiva per voi.

Buona lettura!

Miky Falcicchio: management, matrimonio con Haiducii e nuovi progetti | Intervista

Miky Falcicchio – L’intervista

Benvenuto Miky Falcicchio su VanityClass.it, come sta?

Bene grazie, anzi carico più che mai per il nuovo anno ormai alle porte.

Il 2022 è ormai giunto alla conclusione. Potrebbe fare un bilancio dell’anno?

Il 2022 è stato l’anno della ripartenza, ma anche dei cambiamenti radicali e dei nuovi progetti. Chi conosce bene la mia storia professionale sa del mio passato da modello, poi eletto Mister Italia 2010 fino al passaggio in Tv, ma anche del mio impegno nel settore del Management Artistico dal 2015 al 2019 fino allo stop forzato dalla pandemia e alla rinascita nel 2021 grazie al cambio nel segmento del management (musicale soprattutto) e nella comunicazione in ottica SEO attraverso un servizio di ufficio stampa. Il 2023 invece sarà fondamentale per gestire al meglio il cambio del nuovo decennio musicale in arrivo ovvero i 2000s, introdotti da Amadeus nel nuovo regolamento di Sanremo per la serata relativa alle cover, ma che proseguirà nei prossimi 10/20 anni come è successo per gli anni ‘80 e gli indimenticabili anni ‘90. Dragostea Din Tei di Haiducii sta ai 2000s come The Rhythm of the Night di Corona stai ai 90s, quindi ci sarà moltissimo lavoro da fare e una rete commerciale anche estera, a tal proposito sono già partite delle trattative con Germania e Francia.

Com’è cambiata la sua vita da manager dopo il matrimonio con Haiducii?

Sicuramente è migliorata! Paula (questo è il vero nome di Haiducii) è una donna e madre straordinaria. Condividiamo le stesse passioni oltre che un amore sconfinato verso l’arte e la cultura dei popoli. Nel lavoro invece ci siamo compensati, sostenuti, spronati a vicenda e amalgamati al punto di rinascere insieme come se fossimo un team di lavoro da sempre. Il rimpianto resterà sempre quello di non esserci incontrati prima, ma ora potremmo addirittura fare meglio, grazie alle nuove opportunità che il 2023 ci porterà dopo un lavoro meticoloso, approfondimento e di ricerca svolto nell’estate 2022 tra una tappa e l’altra del tour estivo.

Rispetto al passato, il ruolo del manager è cambiato molto. Secondo lei, in meglio o peggio?

Il lavoro di management è letteralmente cambiato rispetto a 10 anni fa, ora le trattative partono dai social media, piattaforme digitali sulle quali intensificare il lavoro di comunicazione, ufficio stampa e promozione artistica. Tutto si basa sulla forza dei contenuti attraverso foto e video in grado di arrivare a un pubblico più esteso, dove non esistono barriere né confini nazionali. Oggi esiste un termine che ogni artista o manager spera di raggiungere dopo la pubblicazione di ogni post, ovvero virale. Infatti grazie alla viralità di un post si potrebbero cambiare addirittura le sorti di un percorso artistico, un brano o la propria identità digitale. Grazie al cielo con Haiducii e la sua Dragostea Din Tei non ho di questi problemi. In fondo, ancora oggi il profilo Instagram dell’artista romena naturalizzata italiana, viene taggato in video, post e spot da tutto il mondo. Nonostante siano passati 18 anni, Dragostea Din Tei è in cima ai brani più ascoltati e cantati di sempre!

I social network hanno affossato o sminuito l’attività di manager?

Dipende di cosa parliamo e a chi parliamo. Nel mio caso specifico io inizio ad occuparmi di management nel momento in cui c’è la spaccatura tra il vecchio sistema (quando le trattative si facevano dal proprio ufficio o contattando più agenti o booker regionali) e un sistema più smart, ramificato e digitalizzato, nel quale basta un click (invia a tutti) o la migliore delle opzioni, ovvero le sponsorizzazioni. Chiaramente in entrambi in casi, bisognerebbe avere la fortuna di gestire artisti conosciuti, amati dal grande pubblico e con una grande storia alle spalle.

Quali sono a suo avviso le competenze che dovrebbe possedere un buon manager?

Un buon “manager moderno” dovrebbe avere praticità con i social network, un ufficio stampa per intensificare i dati della propria attività, attraverso la pubblicazione di contenuti digitali e utilizzare una comunicazione in ottica SEO. Fondamentale è anche il reportage (foto, video e contenuti extra) del proprio artista durante e dopo un evento.

C’è qualcosa di importante che vorrebbe condividere con noi?

Da buon scaramantico, barese di nascita ma napoletano di adozione, poco e nulla, ma vi invito a seguire i nostri canali social perché già da gennaio 2023, ci saranno moltissime novità e un tour internazionale che partirà dalla Germania.

Che cosa si augura per il 2023?

Mi auguro di stare bene, che la mia famiglia sia in salute e trovi la serenità necessaria per affrontare le sfide quotidiane che la vita ci sottopone. Mi auguro che l’umanità ritrovi la propria capacità di amarsi e amare il prossimo come se stesso. 

Redazione

Scritto da Redazione

La redazione di VanityClass.

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