Dopo 25 anni il caso irrisolto riguardante l’omicidio di NADA CELLA torna alla ribalta. I quesiti introno alla morte della giovane, impiegata presso lo studio del commercialista MARCO SORACCO a Chiavari, sembrerebbero ad un passo dalla soluzione. La riapertura del “cold case” da parte della procura di Genova si deve alla criminologa ANTONELLA PESCE DELFINO. Costei, lo scorso maggio, esaminando i vecchi documenti dell’inchiesta, ha rilevato importanti anomalie ed incongruenze.
Nada Cella, ci sarebbero nuovi sviluppi sul caso
Attualmente l’attenzione degli inquirenti si concentra su un’indagata, ANNA LUCIA CECERE, ex insegnante, oggi 53enne. Siamo in attesa infatti degli esiti delle investigazioni tecnico-scientifiche. In aggiunta a ciò, anche dell’identità di tracce ematiche e biologiche repertate sulla scena del crimine e degli audio di una presunta supertestimone. Quest’ultima, infatti, afferma di aver visto l’assassino della CELLA fuggire da via Marsala su un motorino il giorno del delitto.
Si cerca anche un altro testimone rimasto anonimo. Quella mattina del 6 maggio 1996, giorno dell’omicidio, telefonò al 113 affermando di aver visto scappare da via Marsala, verso le 9,30, una persona su un motorino di colore scuro.
Nelle scorse settimane è stato intanto sequestrato dagli inquirenti il motorino di proprietà di ANNALUCIA CECERE. Il mezzo è immatricolato negli anni novanta ed è ancora in possesso della donna. A bordo si sono rivenute tracce ematiche, che verranno analizzate. Gli inquirenti pensano attualmente che sia stata la CECERE ad uccidere NADA per motivi di gelosia nei confronti del commercialista SORACCO ed anche perchè, si è scoperto, aspirava da tempo a lavorare in studio al posto della Cella. Gli esami delle tracce ematiche e DNA saranno svolti dal genetista EMILIANO GIARDINA , lo stesso che lavorò, a suo tempo, per il caso di Yara Gambirasio.