Stiamo assistendo da qualche giorno a diverse manifestazioni No Green Pass contro il provvedimento adottato dal Governo della certificazione verde. Il GREEN PASS è un “lasciapassare”, che certifica l’avvenuta vaccinazione. Inoltre, permette di entrare indiscriminatamente all’interno di ristoranti e bar, cinema e teatri, scuole, RSA, aeroporti, treni. E soprattutto, consente l’accesso al proprio posto di lavoro.
No Green Pass: la Certificazione Verde scuote l’Italia
Annunciato già da tempo il GREEN PASS, è entrato in vigore in modo completo da 15 ottobre di quest’anno. Ma quali sono le conseguenze, per chi non è in possesso del GREEN PASS? E quindi per chi non è vaccinato ? Sicuramente di non poter accedere nei luoghi sopraindicati, se non previo tampone, che sappiamo avere, ad oggi, validità di 48 ore. Di conseguenza, per quanto riguarda una parte di lavoratori, di perdere automaticamente e drammaticamente il proprio impiego.
La manifestazione più massiccia ed emblematica si è svolta sabato scorso a MILANO, dove avrebbero preso parte circa 8.000/10.000 persone. Buona parte del centro è rimasto bloccato sino a tarda sera. Notevoli, poi, le difficoltà delle forze dell’ordine per contenere e arginare una manifestazione disordinata e caotica. Forse perché sul posto era presente anche una minoranza di infiltrati, appartenenti ad organizzazioni anarchiche, che hanno cercato di assaltare la sede della CGIL della Lombardia e della RAI.
Parallelamente, invece, TRIESTE è stato teatro di manifestazioni e scontri accesi. Polizia e carabinieri hanno addirittura contrastato i manifestanti utilizzando idranti e lacrimogeni, cercando di disperderli verso il parcheggio e l’uscita del porto. Azioni, quest’ultime, molto differenti rispetto a quelle utilizzate venerdì scorso a Roma dove si è lasciato mettere a soqquadro la città e soprattutto assaltare la sede CGL, senza fare quasi nulla per fermarli. Sebbene ci siano pareri e versioni contrastanti a riguardo. Ad ogni modo, la situazione verificatasi nella Capitale è stata criticata da diverse parti politiche, soprattutto da LEGA e da FRATELLI D’ITALIA. I due partiti, infatti, ritengono che il ministro LAMORGESE dovrà dare spiegazioni in sede parlamentare di quanto è avvenuto a ROMA.
Non ci sarà fine alle proteste
Non credo che le proteste si fermeranno, perché purtroppo l’entrata in vigore del GREEN PASS discrimina automaticamente una parte di lavoratori non vaccinati, e non ideologicamente, ma mettendo in contrapposizione il posto di lavoro e vaccino, il diritto al lavoro e la salute.
E anche se siamo tutti d’accordo sui diritti alla salute e sul fatto che i vaccini ci hanno permesso di tornare quest’anno alla quasi normalità, mi chiedo se, una misura così drastica, come il GREEN PASS, adottata peraltro in forma più attenuata in Francia, fosse l’unica misura adatta, in un momento economico e sociale così delicato e fragile per il nostro Paese.
Siamo l’unico paese europeo infatti insieme alla la Francia ad avere adottato il GREEN PASS. Le proteste e le manifestazioni, a cui abbiamo assistito, erano più che prevedibili, e mi chiedo se non si potevano trovare soluzioni meno drastiche, che non andassero ad incidere pesantemente sul lavoro e il sostentamento di una parte di lavoratori e famiglie italiane, sempre nella tutela della salute.
Dopo quasi due anni di crisi economica dovuta alla pandemia da COVID e con un aumento evidente della soglia di povertà, era doveroso , a mio avviso, fare qualsiasi cosa per preservare ed incentivare con ogni mezzo possibile il lavoro. Mi auguro, che a breve si trovino degli accordi e soluzioni, per evitare situazione imbarazzanti e destabilizzanti, come quelle a cui abbiamo assistito, che non fanno bene all’economia e stabilità del nostro paese.