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Punt e Mes: un punto di dolce e mezzo di amaro

Un aperitivo dalla storia leggendaria che unisce la dolcezza del Vermouth con l’amaro della china

Quanti di voi passando davanti alla stazione Porta Susa di Torino si sono imbattuti in una grossa sfera d’acciaio nera?
Questa settimana Giusy&Greg vi racconteranno la storia curiosa di un liquore torinese e di come il suo moderno logo ha raccontato l’Italia produttiva con una visione grafica tutta minimalista.

Punt e Mes: un punto di dolce e mezzo di amaro

Quest’opera prende il nome di “Sintesi 59” ed è una pubblica manifestazione di ammirazione e riconoscenza alla creatività del grafico torinese Armando Testa.
Inaugurata a Torino nel 2015, fu donata dallo Studio Armando Testa e dalla famiglia.

Sintesi 59 riproduce proprio le forme del manifesto del Punt e Mes realizzato per il Vermut della Carpano. Questo Vermut è stato uno dei tanti liquori reclamizzato nei mitici Carosello anni ’60 e ’70 e diventò in poco tempo una vera icona della cultura di massa di quegli anni.

Punt e Mes: un punto di dolce e mezzo di amaro

Chi è Armando Testa? E come nasce il Punt e Mes?

Punt e Mes: un punto di dolce e mezzo di amaro

Maestro della comunicazione e riferimento della grafica italiana del XX secolo, Armando Testa si definiva povero ma moderno. Il disegnatore e pubblicitario torinese, proveniente da una famiglia povera ma affamato di curiosità, sin da giovane si interessa all’arte contemporanea e affascinato dall’astrattismo. 

La sua grande passione per la pittura si riversa inevitabilmente nel settore della pubblicità in cui regna indiscusso. Il suo stile sintetico ed essenziale, tipico della grafica minimalista, rendono la comunicazione immediata e intuitiva.

 

Il Punt e Mes è un prodotto di grande fortuna di cui la voce popolare ne affibbia la nascita alla richiesta di un agente di borsa una sera del 1870 a Torino nella bottega Carpano. L’uomo utilizzò l’espressione dialettale “Punt e Mes” (che significa “un punto e mezzo”) per indicare un vermut corretto con mezza china.

Il manifesto del Punt e Mes è una delle pubblicità italiane più iconiche del dopoguerra.

Punt e Mes: un punto di dolce e mezzo di amaro

Punt e Mes: un punto di dolce e mezzo di amaro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Armando Testa accosta una sfera e una mezza sfera di colore rosso acceso in un vasto spazio bianco, il cui significato grafico equivale al nome del prodotto.
Il colore rosso utilizzato (che richiama il colore del liquore) e le forme tridimensionali opportunamente illuminate (che creano un gioco di ombreggiature) sembrano imporsi con forza all’occhio dello spettatore.
Punt e Mes è il manifesto della sua inconfondibile visione astratta ma concreta di matrice concettuale. Testa utilizza un linguaggio pubblicitario innovativo in cui riesce a graficizzare un prodotto in modo puramente elementare e forse proprio per questo di estrema intuizione.

“Nei miei manifesti, nei miei messaggi pubblicitari ho sempre cercato la sintesi, l’impatto espressivo, invidiando talvolta alla cosiddetta arte pura proprio la possibilità di giocare sull’ambiguo, sul non definito.”

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