Sono loro i padroni del mare di Enoshima nella categoria.
Quinto oro con il catamarano azzurro. Sul podio delle Olimpiadi Tokyo 2020 gli azzurri sono prima degli Inglesi Burnet e Gimson, superati alla seconda boa durante la regata finale. La coppia italiana formata, dall’ex Luna Rossa di Rovereto e dalla atleta del Circolo Canottieri Aniene di Roma, segna un’impresa incredibile.
E’ la prima medaglia per un atleta della provincia di Trento nella storia dei Giochi e del primo podio per un duo composto da una donna e da un uomo. Erano più di vent’anni che si aspettava una vittoria olimpica nella disciplina.
La loro medaglia d’oro nella classe mista Nacra 17 della vela, cioè le barche superveloci e quasi “volanti”, è il frutto di anni di costanza e duro lavoro è, quindi, storica.
«Dedichiamo la medaglia allo staff che ci ha seguito e a tutte le persone a casa che ci hanno aiutato tanto: è un risultato costruito nel tempo», ha affermato Ruggero Tita a Rai Sport. «Ha pagato la costanza, abbiamo navigato al meglio che potevamo. Ci sono stati momenti di difficoltà, ma abbiamo sempre dato il massimo dentro e fuori dall’acqua. A bordo ci siamo trovati subito bene», ha continuato Caterina Banti.
Il loro segreto? Essere super coordinati e sincronizzati.
Nelle case e nelle famiglie delle nostre eccellenze dello sport è festa.
Sì, perchè in queste Olimpiadi, i protagonisti sono anche mamma e papà, nonni, zii, fidanzate.
Sono loro ad aver accompagnato, con sacrifici e pazienza gli atleti, in anni di duri allenamenti e sostegno.
E oggi li vediamo anche in tv, a comunicare emozioni, facendo entrare la stampa nelle loro case, con la semplicità e l’accoglienza tipica del nostro Made in Italy.
E’ anche la festa della famiglia questa Olimpiade Tokyo 2020 ed è proprio un’estate tutta italiana!