Era il 2 giugno 1953 quando la Regina Elisabetta II venne incoronata. Elizabeth Alexandra Mary di Windsor, questo il suo nome completo, ascese al trono in seguito alla prematura scomparsa del padre Giorgio VI il 6 febbraio 1952, ma la cerimonia ufficiale ci fu solamente più di un anno dopo, in segno di rispetto per il lutto per la morte del Re. E oggi, a distanza di ben 68 anni (più precisamente 69), Elisabetta è la sovrana più longeva al mondo, nonché colei che ha regnato più a lungo nella Storia britannica.
Regina Elisabetta, la prima incoronazione in diretta tv
Quel lontano 2 giugno sancì l’inizio di una nuova era. All’epoca Elisabetta aveva solamente 27 anni e non aveva la minima idea del futuro che le si prospettava dinanzi. Giorgio VI si spense improvvisamente a causa di una malattia ai polmoni e lei dovette assumere di colpo un ruolo più grande di lei. In un batter d’occhio, infatti, si ritrovò ad essere eletta Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth, oltre che governatore supremo della Chiesa d’Inghilterra e comandante in capo delle forze armate.
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La cerimonia ebbe luogo nella storica abbazia di Westminster alla presenza di Capi di Stato, religiosi e teste coronate provenienti da ogni parte del globo. Inoltre, si trattò del primo evento di questo tipo ad essere trasmesso in mondovisione. Circa 10 milioni furono i telespettatori che vi assistettero, senza contare gli oltre tre milioni di inglesi che scesero in strada a Londra, non curanti della pioggia, per dare un saluto a Sua Altezza Reale. Sembra sia stato il compianto Duca d’Edimburgo e Principe Consorte Filippo a dare dei suggerimenti per “modernizzare” la celebrazione, tra cui proprio la presenza della televisione.
Regina Elisabetta e Principe Filippo, una favola durata 73 anni
È il primo anniversario che la sovrana trascorre senza il compagno al suo fianco. Morto lo scorso aprile alla veneranda età di 99 anni, Filippo ha lasciato un incolmabile vuoto. Conosciutisi quando erano ancora molto giovani, Elizabeth Windsor e Philip Mountbatten si erano sposati il 20 novembre del 1947 e da allora non si erano più lasciati. Dagli impegni istituzionali alle apparizioni ufficiali, passando per i momenti di pura e semplice quotidianità, il Duca non si è fatto sfuggire neanche un’opportunità per sostenere e appoggiare la sua dolce metà, era la sua “roccia”, ed entrambi non hanno mai fatto mistero della loro complicità, nemmeno in pubblico.
La triste dipartita ha addolorato molto la Regina e ha posto fine ad una favola durata ben 73 anni. Tuttavia, questa continua a rimanere viva nel ricordo e nell’amore dei quattro figli nati dal loro matrimonio: Charles (1948), Anne (1950), Andrew (1960) e Edward (1964).
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Sovrana integerrima e icona pop molto amata, una pietra angolare della modernità inglese
Il governo di Queen Elizabeth ha coinciso con la graduale trasformazione dell’Impero Britannico nel Commonwealth. Convinta conservatrice delle tradizioni istituzionali, morali e religiose, ha avuto modo di regnare con un numero notevole di primi ministri. Tra questi figurano Winston Churchill, Margaret Thatcher e Tony Blair, politici dalla forte personalità e di differente provenienza ideologica, con i quali ha saputo confrontarsi in più di un’occasione.
Per di più, il suo regno ha rafforzato il legame di affetto che unisce il popolo britannico alla casa reale, nonostante una serie di avvenimenti abbiano rischiato di incrinare il rapporto di fiducia e il ruolo di guida che le viene riconosciuto.
Sono molte le sfide con cui ha avuto a che fare, ma la più difficile è stata senza ombra di dubbio quella di essere continuamente in bilico tra modernità e tradizione.
Nel corso della seconda metà del ‘900, la Corona ha dovuto far fronte alle miserie del dopoguerra e aiutare una popolazione dilaniata a risollevarsi. Più tardi, invece, è stata costretta a misurarsi con una generazione all’avanguardia e con quei repentini cambiamenti che quest’ultima portava con sé. Decolonizzazione, deindustrializzazione, globalizzazione e digitalizzazione, in altre parole, la nascita di una società di massa, con i suoi miti e i suoi stili.
Non era scontato che Elisabetta, emblema di un’ordine ormai decadente e superato, potesse sopravvivere alla contemporaneità. Eppure, non solo lo ha fatto, ma ne è divenuta addirittura un’icona! Cultura popolare, digitale, televisiva, cinematografica, letteraria, della moda. Sono svariati i campi in cui è stata in grado di imporsi come figura prominente. Non a caso, ad oggi risulta una delle personalità più influenti e potenti del pianeta. Persino il suo marchio “The Queen” è al quinto posto tra i brand più di successo in assoluto, al di sopra di Nike, Coca-Cola, Microsoft e Disney!
Regina Elisabetta, il Giubileo di Platino dal 3 al 5 giugno
Il Giubileo di Platino, così è chiamata la ricorrenza dei 68 anni dall’incoronazione. Un’autentica pietra miliare per la popolazione inglese e un’opportunità per riunirsi sotto un’unica bandiera. I festeggiamenti si terranno dal 3 e al 5 giugno e vedranno la Regina a dir poco impegnata.
Che dire, pare che Norman Hartnell, lo stilista incaricato di confezionare l’abito per la cerimonia, avesse apposto un quadrifoglio sulla manica sinistra che potesse fungere da buon auspicio. A giudicare dal record segnato da Elisabetta, possiamo affermare con certezza che ha funzionato!
God Bless The Queen!