Pochi giorni fa un attacco hacker ha colpito il Centro Elaborazioni Dati (CED) e i sistemi informatici della Regione Lazio. Ciò ha causato gravissimi problemi all’intera struttura informatica regionale. Tra questi, ha reso impossibile la prenotazione per i vaccini anti-Covid e il ritiro di certificati.
Regione Lazio, le gravi conseguenze dell’attacco hacker
Per evitare la perdita dei dati sanitari di 5,8 milioni di cittadini, le autorità hanno bloccato il sistema di erogazione dei servizi informatici e della campagna vaccinale temporaneamente. Anche il sito regionale per le prenotazioni vaccinali è rimasto inattivo per diversi giorni. Tuttavia, nelle ultime ore, seppur con notevoli difficoltà tecniche, gli addetti ai lavori hanno finalmente ripristinato le pagine web.
La Polizia Postale e il CENTRO NAZIONALE ANTICRIMINE INFORMATICO stanno procedendo con le indagini per risalire all’origine ed ai responsabili di questo attacco. Il pensiero generale è abbiano agito più di un gruppo di criminali informatici esteri, che utilizzano sofisticati “ransomware” con l’obiettivo di ottenere un riscatto (in bitcoin).
Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, però smentisce una richiesta di riscatto. Per di più, precisa che nella web page del virus compare un invito a contattare un presunto hacker e che nessun dato sanitario o finanziario è stato rubato. Nonostante le rassicurazioni del presidente Zingaretti, rimane comunque il dubbio che la Regione sia sotto ricatto. Insomma, in molti credono che, prima o poi, probabilmente, ci si dovrà piegare alle richieste di questi criminali informatici.
Un tema, quello della sicurezza informatica, che è diventato ormai prioritario. Questa settimana il Governo ha approvato in Parlamento il provvedimento che istituisce l’ AGENZIA PER LA CYBERSICUREZZA NAZIONALE.