Si sono celebrati lunedì scorso i funerali del giornalista, autore, radiofonico, sceneggiatore e conduttore televisivo Maurizio Costanzo. La sua scomparsa ha significato un duro colpo per la cultura italiana, essendo stato uno dei principali riformatori della comunicazione e del modo di fare informazione nel corso degli ultimi quarant’anni. Ciò nonostante, a discapito del ruolo fondamentale che il “Maestro” (così lo chiamavano in molti) ha ricoperto, persino nei giorni che hanno preceduto e seguito il suo lutto non sono mancate le polemiche. A scatenare la pioggia di critiche, in particolare, è stato l’atteggiamento di due giovani che, alla vigilia della funzione, hanno chiesto un selfie a Maria De Filippi nella camera ardente del defunto. Ma non solo. Sono tanti, in effetti, quelli che hanno condannato anche il comportamento della donna e ai quali l’Irriverente giornalista e scrittore Simone Di Matteo ha voluto rispondere.
Il commento di Simone Di Matteo: “Con Costanzo se ne vanno la decenza e la capacità di chi, pur andando oltre, sa comunque rimanere al proprio posto!“
Fonte: NewsPrima.it
All’interno della sua rubrica settimanale, uscita questa mattina sulla testata NewsPrima.it, l’ex viaggiatore di Pechino Express, noto al popolo del web per i suoi commenti taglienti, non si è risparmiato nei confronti di chi ha attaccato la De Filippi per il suo modo di fare alla vigilia dei funerali del defunto marito e di quelli che le hanno addirittura chiesto un autoscatto nella camera ardente del marito.
“L’autoritratto è divenuto il simbolo di una società fatta di narcisisti patologici e mistificatori, di mitomani e manipolatori, di finti Santi e puttane, che cercano se stessi, e la propria identità, attraverso l’autoproduzione di frammenti destinati, almeno secondo la sete di visibilità che più di ogni altra cosa li rende distinguibili da chiunque altro, a diventare effigi della loro eternità” ha esordito senza mezzi termini. “Quanto si è verificato alla vigila dei funerali solenni di Maurizio Costanzo – ha poi continuato – è […] un gesto aberrante, moralmente decadente e, lasciatemelo dire, alquanto triste dal momento che non solo descrive concretamente l’inadeguatezza dei tempi moderni, ma ci proietta anche e soprattutto verso l’immagine di un futuro che appare, a causa delle contemporanee manie, irrispettosamente incerto e popolato da chi, incurante delle circostanze, prova attraverso una fotografia ad immortalare perfino il dolore di una vedova, che in maniera inevitabile scaturisce dalla perdita di un marito, nel tentativo di soddisfare il proprio ego smisurato“.
Insomma, la sua forte condanna verso chi avrebbe dovuto mostrare più rispetto nei confronti di una donna che ha appena perso il suo compagno è evidente. Ma lo diviene ancor di più proseguendo la lettura dell’articolo, al cui interno rincarando la dose l’autore scrive che:
“[…] Sarà risultato piuttosto normale a quei due ragazzi, un uomo e una donna per la precisione, chiedere un selfie a Maria De Filippi che, visibilmente provata seppur avvolta da quell’alone di discrezione che da sempre la contraddistingue, era intenta a ringraziare tutti coloro che si sono presentati a rendere omaggio al feretro del “Maestro”. […] Avranno dimenticato di avere di fronte qualcuno che, prima di essere un personaggio pubblico da immortalare ad ogni costo nemmeno si stesse completando un becero album di figurine, è e resta una donna al pari di tante altre. La differenza è che, al contrario di quelle “tante altre” e di chi ha ben pensato di proporre un simile autoscatto, lei ha deciso di comportarsi da gran signora“.
Allo stesso modo, non ha fatto sconti nemmeno alla stampa, che in questi giorni ha sindacato (e non poco) il discreto far mostra del proprio lutto del celebre volto di Canale5:
“[…] Sarà risultato piuttosto normale alla stampa di mezza Italia andare a sindacare sull’atteggiamento mantenuto dalla padrona di casa di Uomini&Donne e sulla quantità di tempo in cui lei è rimasta vicino alla bara del defunto compagno un po’ come fatto da La Repubblica che, per dover di cronaca immagino, ci ha tenuto a ribadire che la De Filippi è andata “via dopo mezz’ora”. In altre parole, quasi a voler dire che se non sfili dinanzi ad una folla di reporter, non ti rifiuti di concedere fotografie durante una veglia funebre oppure non ti strappi i vestiti di dosso con il volto pieno di disperazione, forse non provi abbastanza dolore”.
E infine, ha concluso sottolineando che:
“nessuno può arrogarsi il diritto di giudicare il modo in cui ciascuno sceglie liberamente di vivere e affrontare il lutto oppure frapporsi tra qualcuno e la sua sofferenza soltanto per appagare la propria fame di vana gloria. La sola cosa da fare in questi casi è restarsene in disparte ad osservare da lontano oppure, chissà, cercare di porre quegli unici due neuroni che sembrano esser rimasti alla maggior parte del genere umano al servizio di un doveroso silenzio. Quel che è indubbio è che la De Filippi e (ancor di più) Costanzo meritavano più rispetto“.
E voi, che cosa ne pensate?