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Testamento olografo: la badante eredita tutto | Voce al Diritto

Testamento Olografo, cosa dice la legge a riguardo?

Testamento

Questione di testamento. 

Gentile Avvocato,
sono stata a lungo la badante di un anziano signore, che purtroppo è deceduto pochi giorni fa, sempre lucidissimo, nonostante avesse superato da tempo i novant’anni. Non si era mai sposato, né aveva figli. Tra le sue carte, in fondo a un foglio con una ricetta medica, ho trovato tre righe, scritte da lui a penna, in cui mi indicava come unica sua erede, con data e sua firma. Le due nipoti del defunto, figlie di un suo fratello, stanno preparando gli atti per prendersi l’eredità, che comprende varie case e terreni, in quanto sono i suoi parenti più prossimi. Quelle due righe scritte dal defunto possono impedire alle nipoti di ereditare?”.

Testamento Olografo, cosa dice la legge a riguardo?

Cara lettrice,
quelle che Lei chiama tre righe, scritte di proprio pugno dall’anziano di cui lei era badante, sono a tutti gli effetti un testamento valido ed efficace.

Secondo l’art. 602 comma 1 del codice civile, infatti, è valido se scritto per intero, datato e sottoscritto di mano dal testatore: esso prende il nome di testamento olografo. La Corte di Cassazione ha più volte affermato che l’unico requisito che deve essere rispettato dal testamento olografo è che esso sia interamente scritto di pugno dal testatore e da lui sottoscritto e datato.

Il testamento olografo è valido anche se il documento cartaceo che lo reca contenga scritti provenienti da altre persone, in una parte diversa da quella occupata dalla disposizione testamentaria (Cassazione, sentenza n. 11733 del 5 agosto 2002). Quindi il fatto che sia stato scritto sotto a una ricetta medica, non comporta alcuna invalidità: quello che lei ha in mano è un vero e proprio testamento ed è ora chiamata ad accettare l’eredità del defunto, con buona pace delle due nipoti, che non possono contestarle nulla in ragione della parentela con il testatore.

La legge, infatti, prevede che il testamento non possa ledere le sole quote di eredità riservate a figli, coniuge e ascendenti (cosiddetti legittimari, usando la definizione dell’art. 536 del codice civile). Nessuna riserva è invece prevista a favore dei nipoti, in caso di testamento del loro zio.

Ciò che le consiglio, quindi, è di portare il testamento da un Notaio. Quest’ultimo procederà alla sua pubblicazione e le spiegherà le modalità con cui lei, se lo vorrà, potrà accettare l’eredità che le è stata devoluta per testamento.

Filippo Testa

Scritto da Filippo Testa

Filippo Testa, laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Parma nel 1999.
Concluso il tirocinio forense, nel 2002 supera l’esame di abilitazione di avvocato presso la Corte di Appello di Torino e viene insignito della Toga d’onore della Fondazione Torta quale iscritto all’Ordine degli Avvocati di Asti per aver conseguito il miglior punteggio all’esame di Stato.
Nel 2016 si iscrive all’Albo speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione e alle Giurisdizioni Superiori.
Attivo in diversi ambiti del diritto, ha recentemente conseguito un Master di specializzazione in Diritto dello Spettacolo.
Da sempre attento alle tematiche di difesa delle donne vittime di violenza e stalking ed alla loro tutela in ambito giudiziario.
Convinto animalista, si batte da sempre per la protezione e il riconoscimento dei diritti degli animali e, anche per questo motivo, sostenitore della dieta vegana.

Fonte Foto web

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