Le forze militari degli USA, così come deciso e annunciato dal Presidente Joe Biden, si avviano alla fase finale del loro ritiro. Gli ultimi convogli, infatti, dovrebbero lasciare il suolo di Kabul nella giornata di oggi (31 agosto). Dall’aeroporto della capitale afghana non partirà più nessun volo per portare in salvo civili. E ahimè, questi dovranno trovare altre vie di fuga, sconfinando magari in Pakistan o altri stati limitrofi, a rischio però della loro vita.
Fonte: Web
USA, le vittime verranno vendicate
Nel frattempo, Biden ha fatto sapere che le vittime saranno vendicate. Il 26 agosto scorso, infatti, sono morti ben 13 soldati americani a seguito dell’attentato all’aeroporto di KABUL. Tra i colpiti, purtroppo, ci sono anche 175 civili afghani che hanno perso la vita. Inoltre, il Presidente americano ha comunicato ieri di aver lanciato un raid aereo con drone nella provincia di NANGARHAR contro una delle menti dell’ ISIS-K, in risposta a suddetti avvenimenti.
Mi chiedo se Biden si sia mai interrogato sulle conseguenze drammatiche del suo ritiro dal Paese. E chissà, se si sia interrogato su una possibile ed eventuale alternativa. Tra l’altro, egli stesso ha lanciato un avvertimento sulla probabilità di nuovi attacchi terroristici islamici, previsti nelle prossime 24/36 ore. E per di più, dovrebbero verificarsi ancora una volta nella zona dell’aeroporto.
Pochi giorni fa, l’Afghanistan ha aderito al progetto delle “NUOVE VIE DELLA SETA” (CINA), anche se sotto un governo Talebano. E i risvolti delle ultime ore potrebbero far sì che non tutti gli aspetti vengano attuati facilmente.
Secondo quanto riferito da fonti turche, i talebani avrebbero chiesto persino un supporto tecnico ad ANKARA, comunicando che la TURCHIA non potrà più mantenere alcuna presenza militare in Afghanistan dopo il 31 agosto. Ugualmente la RUSSIA, che ha evacuato oltre 500 individui, cosi come in Europa, l’Italia, la Germania, la Francia. In ogni caso, per i prossimi giorni nessun civile potrà più lasciare il Paese.
Ci si chiede cosa succederà adesso, e quale sarà la riconfigurazione politica a breve e medio termine dopo quanto accaduto. E soprattutto, che destino avranno gli afghani sotto il regime Talebano. Sono stati intaccati profondi “equilibri internazionali e alleanze” e spetta principalmente agli Stati Uniti indicare una via percorribile, visto che è principalmente sua la responsabilità di quanto accaduto.