Valeria Magistro, influencer e fashion Stylist del mondo dello spettacolo, si racconta a VanityClass.
Valeria Magistro: “Tutti vedono la parte finale della mia vita, ma ho pianto e sofferto anche il bullismo di colleghi ed amici”.
L ‘influencer e fashion Stylist siciliana Valeria Magistro, sin da ragazzina sapeva che il mondo dello spettacolo era la sua strada, ma il palco non era la sua vita. Ciò che più desiderava ardentemente, era vestire i personaggi del mondo dello spettacolo.
Il suo percorso artistico e professionale non è stato così semplice
“La moda deve avere al suo interno il caos e l’imperfetto libero”, ha raccontato Magistro, spiegando che il suo percorso artistico e professionale non è stato così semplice come tutti oggi possano credere.
Il mondo della moda, è stato per l’ influencer l’isola da raggiungere nonostante la tempesta. Come lei stessa ci confida:
Oggi Valeria è una donna, una mamma, moglie, e una docente universitaria. Ovvero una donna in carriera che sta vivendo il proprio sogno.
Una pagina Social simbolo di forza.
Sogno che condivide con tutti i suoi followers nella sua pagina personale di Instagram. Pagina che la stessa utilizza soprattutto per mostrare ai suoi studenti, che non bisogna arrendersi. Una pagina Social simbolo di forza e resistenza nei momenti di gioia e di difficoltà.
Lei ha vestito e sta vestendo, i personaggi del mondo dello spettacolo, come la giornalista Lucia Loffedro in “Mi manda Rai3”. Ci racconti.
Sono molto emozionata di vedere i miei style in una trasmissione così importante e con una giornalista di grande cultura come Lucia che ha capito e sempre amato il mio lavoro.
Una sfida, visto il mio taglio estremamente rock.
Per me sicuramente una sfida, visto il mio taglio estremamente rock vestire una donna molto sexy come lei. Ho pensato per lei look maschili, androgeni. Lucia sarà sexy ma non troppo con tagli maschili e sensuali.
La moda è un’espressione della nostra personalità. In che modo descriverebbe la sua?
Gli anni 80 con jane fonda e con un pizzico di rock degli anni 60. Jane Fonda non ha inventato l’aerobica, ma uno stile. A tratti invece sono surrealista e mi rivedo tanto in elsa Schiapparelli quindi gli anni 20.
Francamente ho un aspetto zingaro che trasferisco nel caos (sempre studiato) di stile. La moda deve avere al suo interno il caos e l’imperfetto libero ma francamente della mia vita non mollerei niente solo aggiungere sempre felicità perché quella purtroppo ogni tanto la perdo.