La riforma del fisco. Come specificato dalla relazione illustrativa della legge delega, la riforma è tra le azioni chiave individuate nel PNRR per dare risposta alle debolezze strutturali del Paese. In tal senso costituisce parte integrante della ripresa che si intende innescare anche grazie alle risorse europee. Gli obiettivi fondamentali della delega al Governo, dichiarati già nell’ottobre scorso, per la revisione del sistema fiscale sono essenzialmente tre:
- la crescita dell’economia, attraverso l’aumento dell’efficienza della struttura delle imposte e la riduzione del carico fiscale sui redditi derivanti dall’impiego dei fattori di produzione;
- la razionalizzazione e semplificazione del sistema tributario, preservandone la progressività, da attuarsi anche attraverso, la riduzione degli adempimenti a carico dei contribuenti e l’eliminazione dei c.d. “micro-tributi” con gettito trascurabile per l’Erario;
- la riduzione dell’evasione ed elusione fiscale.
La riforma del fisco. Chiediamo ad Alessia Potecchi di commentarla alla luce delle evoluzioni avvenute in questi mesi.
Intervista ad Alessia Potecchi
“Faccio una premessa, da uno studio dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio emerge che la Riforma Fiscale sull’IRPEF incide sul reddito in maniera fortemente progressiva. Il 10% degli italiani che risulta più povero ha un guadagno in media di 289 euro che corrisponde circa al 14% in più di reddito. il 10% successivo meno povero guadagna 214 euro incrementando il suo guadagno del 3,2% fino a giungere all’ultimo step quello più ricco che è vero che guadagna 444 euro in media all’anno ma incrementa il suo reddito solo dello 0,9%.”
Ma non ci sono degli sgravi fiscali?
“C’è da precisare che gli sgravi sono previsti in percentuale sul reddito e in percentuale sulle tasse che si pagano, è questa la lettura che va data alla Riforma, ecco perché i benefici vanno a spalmarsi in maniera progressiva avvantaggiando i redditi medio bassi che si trovano sotto la soglia dei 55.000 euro. Questa riforma costa 7 miliardi ma è un primo passo, con l’attuazione della Legge Delega per la Riforma Fiscale le aliquote saranno ridotte a 3: 23%, 33%, 43%, le risorse saranno da reperire nella lotta all’evasione fiscale.La riforma del fisco, sotto forma di legge delega, muove un passo decisivo verso una riforma complessivo dell’impianto fiscale così come attendiamo da tempo, innanzitutto anche qui c’è da precisare che dall’attuazione delle deleghe non ci sarà alcun aumento della pressione fiscale rispetto alla legislazione vigente”.
La riforma
La riforma del fisco. Quali sono le principali novità?
“Molte le novità introdotte dalla Legge Delega, il tema Flat Tax su cui si è molto dibattito che riguarda le partite Iva che superano il tetto dei 65 mila euro di reddito entro il quale pagano oggi il 15% di tasse potranno, nei due anni successivi, scegliere se passare all’Irpef o rimanere in un regime agevolato transitorio. La nuova aliquota forfettaria e la nuova soglia di ricavi o compensi saranno decisi poi dal governo nel decreto legislativo successivo ad esempio il 20% fino a 80 mila euro, questo per scongiurare l’elusione fiscale a cavallo dei 65 mila euro. Per l’IRPEF si completa la Riforma che per il momento prevede la riduzione a 4 aliquote introdotte dalla Legge di Bilancio 2022: fino a 15.000 euro, 23%; oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro, 25%; 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35%; oltre 50.000 euro, 43%.
Si dovrebbe giungere ad una ulteriore riduzione degli scaglioni, passando quindi da quattro a tre: 23%, 33% e 43%. Deduzioni e detrazioni saranno riordinate: se emergessero risorse extra dalla loro rimodulazione o cancellazione, dovrebbero essere destinate ai contribuenti soggetti all’Irpef, con particolare riferimento a quelli con redditi medio-bassi”.
Si è parlato molto di cashback, come funziona?
“Sì, un’altra importante novità riguarda il tema del nuovo cashback, introdotto per recuperare le spese detraibili con l’accredito diretto sul conto corrente, senza attendere la detrazione in dichiarazione dei redditi. Nella pratica ogni volta che si comprano dei farmaci a cui dal 2023 si dovrebbero aggiungere anche le spese sanitarie, sarà possibile scegliere come usufruire della detrazione del 19%: incassarla direttamente tramite l’applicazione oppure aspettare la dichiarazione dei redditi successiva”.
Gli immobili
Che cosa cambia per il mondo degli immobili? Aumenteranno le tasse?
“Un altro tema importante che ha fatto molto discutere ma che alla fine è stato confermato è quello del Catasto. E’ prevista la modernizzazione degli strumenti di mappatura degli immobili e la revisione del catasto dei fabbricati senza aumenti delle imposte. La modifica della disciplina relativa al sistema di rilevazione catastale degli immobili sarà realizzato con la creazione di appositi strumenti da mettere a disposizione dei Comuni e dell’Agenzia delle entrate per facilitare la catalogazione e l’individuazione. Questa operazione serve per trovare gli immobili non censiti, in particolare quelli abusivi prevedendo incentivi e forme di trasparenza, il completamento delle informazioni presenti nella catalogazione dei fabbricati su tutto il territorio nazionale sarà disponibile dal primo gennaio 2026. Si tratta di un profondo riordino delle attività e delle informazioni censite nel Catasto ma che non comporta ripeto, in alcun modo un aumento delle imposte”.
I punti salienti
Altri punti salienti della riforma?
“Viene messa mano anche all’IRAP che era già stata parzialmente abolita in Legge di Bilancio con l’abolizione per le persone fisiche dell’imposta sulle attività produttive, oltre 800 mila partite Iva non pagheranno più questa tassa, con la Legge Delega ci sarà un altro passaggio l’imposta verrà cancellata anche alle società di persone mentre per le società di capitali sarà inglobata nell’IRES, la tassa sugli utili. Quindi si va verso una riforma di carattere strutturale dell’IRPEF e dell’IRAP a sostegno in particolare del ceto medio e semplificando l’intero sistema.
Intervento anche sull’IVA, sarà posta attenzione alla semplificazione e razionalizzazione e al contrasto alla erosione ed evasione. Occorre aumentare il livello di efficacia del sistema per adeguarlo sempre di più ai parametri europei, si prevede di adeguarne le aliquote, in coerenza con l’European Green Deal, in modo tale da tener conto dell’impatto ambientale dei diversi prodotti al fine di contribuire alla riduzione progressiva delle emissioni di gas che danneggiano il clima”.
La riforma del fisco. La lotta all’evasione fiscale
Tutto si baserà sulla lotta all’evesione fiscale, giusto?
“Confermato un impegnato serrato nella lotta all’evasione fiscale con l’utilizzo del Fisco digitale. La Legge Delega si impegna a estendere la possibilità di pagare le imposte in via telematica. Sarà attuato il pieno utilizzo dei dati che affluiscono al sistema informativo dell’anagrafe tributaria, il potenziamento dell’analisi del rischio, il ricorso alle tecnologie digitali e alle soluzioni di intelligenza artificiale. Tutti gli strumenti a disposizione saranno potenziati e migliorati per essere utilizzati al meglio. Previsto un nuovo sistema di riscossione. La riforma si prefigge di superare l’attuale sistema che vede una separazione tra il titolare della funzione di riscossione cioè l’Agenzia delle Entrate e il soggetto delle attività Agenzia delle Entrate-Riscossione. Verranno per questo adottati nuovi modelli organizzativi e forme di integrazione nell’uso delle banche dati al fine di adempiere a questa nuova organizzazione”.
In conclusione?
“Gli obiettivi principali della Legge Delega sono indirizzati verso la crescita dell’economia. Potenziando l’efficacia della struttura delle imposte e la riduzione del carico fiscale sui redditi derivanti dall’impiego dei fattori di produzione. La razionalizzazione e semplificazione del sistema tributario. Puntando fortemente sulla progressività del sistema e correggendo in maniera decisa le iniquità e le distorsioni presenti, la riduzione dell’evasione ed elusione fiscale.
Utilizzo di tutti gli strumenti che abbiamo oggi a disposizione per semplificare al massimo e rendere più agevole il pagamento delle imposte. Fare in modo che il cittadino si avvicini con semplicità e tranquillità al sistema di tassazione”.