Elettra Lamborghini
e i suoi capricci da star!
Come ormai tutti sanno Elettra Lamborghini sarebbe l’ospite della prima puntata della nuova stagione di Belve.
Ma dopo un tira e molla fra il suo agente e la produzione del programma , mamma Rai ha deciso di annullare tutto.
Pare si chiedesse di eliminare domande e risposte riguardanti la sessualità e figurati se una conduttrice come Francesca Fagnani avrebbe accettato.
La cantante peró non é nuova a episodi di questo tipo.
Agli inizi della sua carriera fu scoperta da Piero Chiambretti nel programma Grand Hotel Chiambretti.
Qui, oltre a parlare dei diamanti che si é fatta innestare sotto la pelle, disse a sorpresa che avrebbe voluto girare un film hard.
La famiglia dell’ ereditiera sobbalzò sulle sedie e si incavolò con Elettra che chiamó in redazione per dire che era stata “fraintesa”.
Vista la giovane età e la scarsa esperienza televisiva, Chiambretti la richiamò per darle là possibilità di chiarire e lei disse che lo aveva detto per scherzo…
Come vedete, la Lamborghini ha sempre avuto una marcia in più nel non tenere la bocca chiusa”
Secondo quanto riportato dall’Ansa, il tema delle domande pare fosse quello della sessualità della cantante che, al momento, non ha commentato in alcun modo la vicenda.
La Fagnani ha dichiarato all’Ansa di aver seguito la linea che segue per tutto.
Ma la Rai invece ha poi deciso di bloccarla” ha aggiunto ancora la giornalista che si è detta certa della correttezza della linea sua e di tutta la redazione del programma.
Secondo la sua opinione, la scelta di Elettra Lamborghini non è stata la migliore, anzi.
“Non c’erano dati sensibili, ed era un’intervista fresca e simpatica.
Mi dispiace per lei e per la Rai perché era molto giovane e divertente.
Sinceramente spero che ci ripensi”, ha aggiunto
“Secondo me, ripeto, ha sbagliato perché faceva una bella figura di persona divertente e spontanea.
Devo dire che è proprio mal consigliata.
Io l’avrei mandata in onda in ogni caso mentre la Rai ha scelto evidentemente un atteggiamento prudente”.
Di Ivan Damiano Rota