Lo spazio è sempre stato una delle più grandi attrattive per l’uomo. Sin dalla notte dei tempi, infatti, sono numerose le civiltà che hanno scrutato e studiato da terra il cielo, cercando di interpretarne e sbrogliarne i misteri, finché la modernità e il progresso non hanno permesso di sondarlo. E così, a distanza di ben 52 anni da quando gli esseri umani misero per la prima volta “piede nello spazio”, il 20 luglio 2021 Jeff Bezos darà il via ad una nuova era con il lancio di quattro “persone comuni” a bordo di una navicella.
Fonte: Web
Jeff Bezos, una nuova tappa per l’umanità
Il 20 luglio 1969 l’Apollo 11 sbarcava sulla Luna, segnando “un grande passo per l’umanità“. Da allora, lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia e di strumenti maggiormente efficaci ha permesso (e continua a farlo tuttora) di superare quel traguardo. Basti pensare alle recenti missioni di esplorazione su Marte, le quali stanno conducendo a risultati a dir poco straordinari.
Questa volta, però, le cose sono un po’ diverse poiché i progetti che vedranno la luce in un prossimo futuro hanno obiettivi decisamente più ambiziosi. Al di là della pura conoscenza accademica, svariati studi ed esperimenti odierni sono improntati alla ricerca di vita “extra-terrestre” e di nuovi ecosistemi che forniscano condizioni favorevoli alla stessa (e alla nostra!). Inoltre, tra le ipotesi avanzate c’è quella di poter “esportare” il genere umano altrove, tant’è che già si parla di processi di “terraformazione” del Pianeta Rosso. O perlomeno, più che di ipotesi, si tratta di sogni che difficilmente potranno realizzarsi nel giro di qualche decennio.
Ad ogni modo, sono in molti a voler procedere in questa direzione, compresa la Blue Origin del CEO di Amazon. La società di ricerca e sviluppo tenterà di scrivere un ulteriore capitolo del rapporto uomo-spazio con il lancio di “turisti” a più di 100 km dal suolo, verso la linea di Kármán, il confine per convenzione tra l’atmosfera terrestre e “l’esterno”. I primi a godere di un’esperienza simile saranno Bezos in persona e il fratello Mark (Bezos, ndr.), Wally Funk (a cui non fu concesso negli anni ’60 di andare nello spazio perché donna) e il diciottenne Oliver Daemen, il più giovane astronauta della Storia nonché primo cliente pagante per una simile operazione.
Tutti a bordo del New Shepard
I quattro si imbarcheranno sul razzo riutilizzabile New Shepard. Finora, sono stati effettuati con successo più di una dozzina di voli di prova senza personale. È progettato per trasportare fino a sei passeggeri e vola autonomamente, privo di pilota. La capsula, invece, possiede enormi finestre per offrire agli ospiti una visione chiara della Terra, per circa tre minuti a gravità zero, per poi tornare alla base in Texas. Per di più, è costruita per staccarsi dal resto della struttura mediante l’utilizzo di un set di paracadute.
Sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming sul sito di Blue Origin a partire dalle ore 13:30 italiane. E per chi se lo stesse chiedendo, il costo del biglietto si aggira intorno ai 2,6 milioni di dollari. Pertanto, almeno per adesso, la nuova frontiera del turismo sarà solamente “un vezzo” di lusso!