Il compagno vi ha rimpiazzato e non riuscite a farvene una ragione? Occorre l’intervento de “L’allontanatore di amanti”. Un professionista che, della vostra felicità, ne farà una missione personale, restituendovi l’oggetto delle notti insonni e dei pianti a dirotto: l’amore che vi ha piantato in asso.
L’allontanatore di amanti
Perché si sa, il naufragio di una relazione è una ferita cui ci si rassegna, tuttavia, per molte donne dell’Estremo Oriente costituisce un’onta da scongiurare, costi quel che costi. Non è un modo di dire, salvare un matrimonio in crisi può infatti costare oltre 200mila euro, denaro necessario a prezzolare un esperto il cui compito è separare il coniuge fedrifrago dalla sua amante. In gran segreto, quest’ultima viene approcciata e persuasa a farsi da parte con una liquidazione, ma a discrezione dell’allontanatore, si può altresì intervenire seducendo la fanciulla per poi fornire all’altro le prove dell’adulterio. La moglie tradita viene intanto affidata alle cure di un team di consulenti d’immagine incaricati di rimetterla a nuovo per la sospirata ricomparsa del marito che, a lavoro concluso, si spera torni all’ovile.
Un’attività ancora poco conosciuta
Nel Bel paese, questa controversa professione non esiste ancora. Potreste quindi diventarne pionieri sovvertendo la regola che siano i cinesi a copiarci le idee più originali.
Ma l’attività in questione non è la più strana al mondo.
In Giappone, le stazioni metro vantano i cosiddetti “Pusherman (buttadentro)”. Professionisti remunerati per spingere verso l’interno del vagone i passeggeri che, nelle ore di massimo afflusso, fanno fatica ad entrare in cabina.
E che dire del “consulente filosofico”? Assoldato per dare buoni consigli a clienti che, pur di operare scelte assennate, non esitano a sborsare cifre da capogiro. Potremmo definirlo uno “psicologo 2.0” la cui messa a punto va riconosciuta ai tedeschi, sempre più intenzionati ad emanciparsi dall’etichetta di “popolo tradizionalista”.
Insomma, qualora siate ancora senza lavoro, non cercatelo, inventatelo! Che ne dite del “raccoglitore di gomme da masticare”? Ops, esiste già!