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Stefano Ferri: “Sono un uomo che indossa cose convenzionalmente riservate alle donne.”

Stefano Ferri: “L’uomo è ancora legato ai suoi stereotipi di Power look . Il mio è identità non esibizionismo”

Stefano Ferri: “Sono un uomo che indossa cose convenzionalmente riservate alle donne.”

Stefano Ferri: "Sono un uomo che indossa cose convenzionalmente riservate alle donne."
Fonte Foto web

Stefano Ferri: “L’uomo è ancora legato ai suoi stereotipi di Power look . Il mio è identità non esibizionismo”

Stefano Ferri: "Sono un uomo che indossa cose convenzionalmente riservate alle donne."
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Stefano Ferri sono un uomo che indossa cose convenzionalmente riservate alle donne.

È uno scrittore italiano e viene riconosciuto soprattutto per la sua storia da crossdresser.

Intervistato da La Repubblica, Stefano ha così raccontato la sua storia.

“Nella vita sono padre marito etero sessuale e come vedete crossdresser”, ha raccontato in una video intervista Ferri. Poi continua: 

“Sono un uomo che indossa cose convenzionalmente riservate alle donne. Non è un divertimento ma un esigenza intima. Tutti noi abbiamo una parte maschile e una parte femminile. Da questa fusione viene la persona a tutto tondo.”

Tutto ciò ovviamente non fa di lui una persona stravagante o pazza, ma è la sua identità come lui stesso racconta: “Questo nn fa di me ne un pazzo n’è uno squilibrato. Fa di me uno che funziona così.

Stefano nella vita di tutti i giorni, è un consulente di marketing per il turismo e ai servizi legati alle industrie, oltre ad essere uno scrittore.

Tale storia l’ha poi riporata nel suo libro in cui ha raccontato della sua esperienza.

“Non è che tu vai a letto la sera e il giorno dopo ti svegli e dici “Oggi non è che mi metto la minigonna o il tacco dodici” Racconta Ferri, e poi continua:

“Non funziona così io c ho messo 14anni. Avevo 9anni quando ho cominciato ad avvertire la prima attrazione verso questo modo di vestire.”

Quando scopri ciò che più lo faceva stare bene, Stefano si rese conto che il mondo non era pronto a tale cambiamento e decise di rimuovere tutto ciò che sentiva. Reprimendo i suoi sentimenti. 

Sentimenti che, come lui stesso ha dichiarato: “Cominciai ad odiare le donne. Perché le odiavo? Perché le invidiavo. In quanto a loro era consentito indossare le cose che invece io mi precludevo. Senza capire ancora bene il problema, ho iniziato ad affemminare i miei abiti iniziando così la mia seconda fase. Ho iniziato graduatamente a sostituire tutti i miei capi maschili con capi femminili veri.”

“Mia figlia che ora ha quasi 13”, continua poi Ferri: “Da bimba mi disse: Papà voglio che tu sappia che anche se t vesti da donna per me sei un uomo normale e soprattutto un papà meraviglioso.”

“Mia moglie mi aveva conosciuto ed amato come uomo particolare. Un uomo che con i propri abiti maschili esprimeva una personalità molto forte.

Ha assistito sbigottita ed imponente e ovviamente anche triste a questa trasformazione successiva al matrimonio.

Và detto però che lei aveva già visto io cosa sarei diventato. E in qualche modo mi abbia amato anche così.”

“Noi siamo diventati genitori quando io ero crossdresser a tempo pieno. Ovviamente ci sono dei pregiudizi sul fatto che un uomo indossi abiti femminili quando poi le donne indossano abiti maschili”

“Non c’è una grande domanda di abiti femminili però per l’uomo. Perché l’uomo è ancora legato al suo stereotipi di Power look. Il mio è identità non esibizionismo.”

 

Stefano Ferri: "Sono un uomo che indossa cose convenzionalmente riservate alle donne."
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Scritto da Rosa Spampanato

Redattrice presso la testata giornalistica M Social Magazine diretta da Christian De Fazio nella sezione dedicata al Cinema Musica TV.
Collaboratrice per il Quotidiano LaSicila (cartaceo) nella sezione Cultura e Spettacolo diretta dal Giornalista e Capostruttura Leonardo Lodato.
Collaboratrice per Cherrypress Magazine diretto da Barbara Scardilli nella sezione Musica.

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