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Waveful, l’alternativa italiana ai social di Zuckerberg

Un’autentica novità quella presentata dai fratelli Motta e che ha tutte le carte in regola per entrare in competizione con le piattaforme social della Meta Inc.

Da diversi giorni si vocifera che Facebook e Instagram potrebbero presto chiudere in Europa. Le famose piattaforme virtuali di Mark Zuckerberg, infatti, starebbero riscontrando non poche difficoltà con la legislazione vigente dell’Unione. In particolare, sarebbe attualmente in corso una diatriba tra la Commissione Europea e la Meta Inc., a cui tali siti fanno riferimento, in merito alla politica da seguire per il trattamento dei dati personali. La notizia, chiaramente, ha allertato gli utenti, specialmente coloro che hanno fatto di questo tipo di media un vero e proprio lavoro. Ma non c’è da temere, almeno per quanto riguarda il nostro Paese, perché i fratelli Dennis e Steven Motta hanno dato vita a quella che potrebbe rivelarsi una valida alternativa, completamente Made in Italy, ai social che finora abbiamo conosciuto. Si tratta di Waveful, un portale che ha già tutte le carte in regola per entrare in competizione con il colosso della California. 

Waveful, l'alternativa italiana ai social di Zuckerberg
Fonte: Web

Waveful: cos’è e come funziona

Basata sulla condivisione di contenuti multimediali quali foto, video e audio, Waveful ha fatto la sua comparsa qualche mese fa, ma solamente oggi sta destando la curiosità degli internauti. L’applicazione, scaricabile da Google Play Store per i sistemi Android e dall’App Store per iOS, è dunque ancora molto giovane. Tuttavia, sta già riscuotendo un ragguardevole successo, e non solo in Italia. 

Per quel che riguarda il funzionamento, esso è abbastanza semplice e iscriversi lo è ancora di più. È sufficiente fare l’accesso mediante numero di telefono, account Google/Apple oppure attraverso la classica iscrizione con l’indirizzo email. Una volta dentro, poi, si avrà la possibilità di pubblicare post, personalizzare il proprio profilo e molto altro. In più, in base al numero di visualizzazioni e “Mi piace” ricevuti, si avranno diverse opportunità. Una di queste, ad esempio, è quella di diventare “Creator” e dar vita ai cosiddetti “Tsunami”, ossia delle autentiche community grazie alle quali si potranno ottenere dei guadagni. Attenzione, però, poiché per raggiungere questo “status” sarà necessario aver raccolto perlomeno 1000 visualizzazioni. E poi, neanche a dirlo, più alte saranno le interazioni, maggiori saranno gli introiti!

E voi, che cosa ne pensate? Magari fateci un giro, non ve ne pentirete!

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Diego Lanuto

Scritto da Diego Lanuto

Classe 1996, studente laureando in "Lingue, Culture, Letterature e Traduzione" presso l'Università di Roma 'La Sapienza'. Appassionato di scrittura, danza, cinema, libri e molto altro, nel corso degli anni ha collaborato con diversi siti e testate giornalistiche on line tra cui Metropolitan Magazine, ATuttoNotizie, M Social Magazine e Spyit.it. Ha scritto alcuni articoli per la testata giornalistica cartacea ORA Settimanale. Ha curato progetti in qualità di addetto stampa. Attualmente è redattore presso la testata giornalistica Vanity Class e addetto stampa del progetto "L'Amore Dietro Ogni Cosa - Andrea Crimi canta Simone Di Matteo".

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