Si è spenta nelle scorse ore, alla veneranda età di 96 anni, l’attrice, doppiatrice e scrittrice britannica con cittadinanza irlandese naturalizzata statunitense e Dama di Commenda dell’Ordine dell’Impero Britannico Angela Lansbury. Volto simbolo del panorama cinematografico e drammaturgico internazionale, nel corso della sua lunga carriera ha ricoperto numerosi ruoli divenuti dei veri e propri cult tra cui quello dell’infallibile detective Jessica Beatrice Fletcher, che l’ha consacrata come icona del piccolo schermo. A diffondere la notizia della sua scomparsa è stata la famiglia nella tarda serata di ieri attraverso un comunicato ufficiale.
Angela Lansbury, il volto di una Hollywood che ormai non c’è più
Nata in Gran Bretagna da madre irlandese il 16 ottobre del 1925, Angela Lansbury si è avvicinata sin da giovanissima alla recitazione. E oggi, dopo ben 75 anni sulle scene, saluta il mondo che ne piange la scomparsa, avvenuta serenamente nella sua casa di Los Angeles e appena pochi appena pochi giorni prima di quello che sarebbe stato il suo 97esimo compleanno. “I figli di Angela Lansbury – si legge in proposito in una nota diffusa ieri sera – sono tristi nell’annunciare che la loro madre è morta nel sonno nella sua casa a Los Angeles alle ore 01.30, oggi, martedì 11 ottobre 2022, a soli cinque giorni dal suo 97esimo compleanno. […] Una cerimonia privata sarà tenuta nei prossimi giorni, a data da definirsi“.
La carriera
Non ebbe una vita facile, ma non si può di certo negare che sia stata in grado di riscattarsi. Dal cinema al teatro, passando per la televisione, difatti, la Lansbury vanta un percorso a dir poco impareggiabile. Sei Tony Awards, un Oscar alla Carriera, diciotto nomination agli Emmy Awards e diversi Golden Globe. Questi sono solamente alcuni dei prestigiosi premi che è riuscita ad aggiudicarsi grazie a quell’innegabile bravura che l’ha resa fonte di ispirazione per le nuove generazioni di attori.
Dopo diverse esperienze in piccoli musical all’età di 17 anni, fece il suo primo autentico spettacolo sul palcoscenico di Broadway nel 1957 grazie ad una parte in “Hotel Paradiso” e da lì la strada fu solamente in salita. Il teatro è sempre stato il primo e unico vero amore, tant’è che fino a qualche anno fa ha calcato la scena senza mai arrendersi nonostante i normali acciacchi dovuti all’età. Non a caso lei stessa, in un’intervista, disse che “probabilmente morirò con il copione in mano“!
Per quel che riguarda il cinema, una volta diplomatasi alla Feagin School of Dramatic Art di New York, fece il suo esordio di fronte alla cinepresa con il thriller “Angoscia” per la regia di George Cukor. L’anno successivo, invece, vantava già un contratto con la MGM a Hollywood. In seguito, recitò in Gran Premio, Va’ e uccidi, Sansone e Dalila, Pomi d’ottone e manici di scopa, Assassinio sul Nilo, Assassino allo specchio e fu la voce dell’amata signora Potts nel celebre cartone Disney “La Bella e La Bestia”. Tuttavia, la vera popolarità arrivò solamente nel 1984 con la messa in onda dell’episodio pilota de “La Signora In Giallo”.
Il riscatto attraverso il successo e il retaggio
Sebbene non avesse un viso da copertina, grazie al suo talento e alla sua dedizione è stata in grado di costruirsi una carriera di tutto rispetto. Ha avuto l’opportunità di lavorare con i migliori registi e di affiancare quelle che, a loro volta, sarebbero diventate icone dello stardom. Basti pensare a Spencer Tracy, Liz Taylor, Katherine Hepburn, Vincente Minnelli e Frank Sinatra. Ma non solo. Al contrario, proprio quando l’industria non la ritenne più adatta alle esigenze a cui il mondo del cinema andava incontro, riuscì ad imporsi con prepotenza in televisione, accrescendo la sua popolarità a livello mondiale e consacrandosi come fonte di ispirazione per le generazioni di attori a venire.
Con la sua insperata dipartita si chiude un altro capitolo di una vecchia Hollywood destinata, oramai, a non fare più ritorno sebbene il suo retaggio sia destinato a perdurare.
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