Nel corso della Storia il concetto di cultura si è delineato via via in maniera più estesa e operare una distinzione netta tra le pluralità sociali che vanno a costituire la realtà contemporanea risulta ampiamente difficile. Ciò che ne viene fuori è una diversità (culturale) che si presenta come fonte di scambio e innovazione, mezzo di interrelazione e creatività, necessari all’umanità. Ed è proprio su questo monito che si fonda la ricorrenza del 21 maggio.
Nel 2001 l’UNESCO ha adottato la Dichiarazione Universale sulla Diversità Culturale e nel 2002 l’Assemblea Generale dell’ONU ha istituito la Giornata mondiale per la diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo con cadenza il 21 maggio. Lo scopo è cercare di incrementare la consapevolezza dell’importanza che il rapporto attivo tra le varie popolazioni possiede.
Pandemia e progresso non vanno di pari passo
Con lo scoppio dell’emergenza epidemica da Coronavirus, la cooperazione internazionale volta a mantenere alta l’attenzione su un aspetto così cruciale non è venuta meno. Ciò nonostante, al di là degli sforzi compiuti, il Covid-19 ha dimostrato come progresso e pandemia il più delle volte non vadano di pari passo. Di conseguenza, il conseguimento di tale obiettivo spesso si è dimostrato impossibile. I governi mondiali si sono ritrovati a fronteggiare una crisi senza precedenti, che ha negativamente influenzato l’incontro tra culture. Gli eventi formativi nelle comunità sono stati giustamente sospesi e quelle differenze e distanze, che si è cercato di appianare e valorizzare, si sono inevitabilmente inasprite.
In ogni parte del globo, o quasi, si sono predisposte nuove tecnologie che potessero ovviare al problema. Tuttavia, queste si sono rivelate essere delle alternative fondamentali solo in alcuni contesti, mentre in altri sono risultate piuttosto fallimentari. Ciò ha messo in luce l’urgente necessità di un’ulteriore spinta all’innovazione.
Diversità culturale. Una condizione necessaria
L’UNESCO, dal canto suo, continua a ribadire l’importanza della diversità naturale e culturale del mondo, in quanto essenziali allo sviluppo sostenibile e alla riduzione della povertà. Nondimeno, costituiscono una forza trainante per un avanzamento economico, intellettuale, morale, emotivo e spirituale.
Piccoli passi in avanti si sono fatti. Basti pensare al diffondersi di visite virtuali nei musei e accessi via web alle gallerie, segnali chiaramente positivi in questa direzione. Ed è alla luce di ciò che la Giornata verrà celebrata anche quest’anno, nella speranza che la crisi odierna possa condurre verso un orizzonte di rinascita e rinnovamento