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Iran, si avvicina una possibilità di accordo sul nucleare

Continuano le riunioni a Vienna per decidere in merito alla questione nucleare che da anni grava sulle finanze dell’Iran.

Iran

Per i Paese orientali questo non sembra essere decisamente un bel periodo. Da un lato, infatti, c’è l’Ucraina, ormai irreversibilmente contesa tra le pretese della Federazione Russa e le minacce dell’Occidente. Dall’altro, invece, ci sono quelle nazioni asiatiche che continuano a subire pressioni dalle forze occidentali. Basti pensare all’Iran, che nelle ultime settimane ha visto il riaccendersi del dibattitto sulla questione nucleare. In particolare, lo scorso 8 febbraio Teheran aveva formalmente richiesto l’abolizione delle sanzioni economiche a suo carico rilanciate da Washington dopo l’uscita di Donald Trump dal patto JCPOA, ma i tentativi di dare un seguito concreto a tali appelli si sono sempre risolti in un nulla di fatto. O almeno, così è stato fino ad oggi dal momento che, secondo quanto riporta l’Ansa, pare che le varie potenze coinvolte siano finalmente vicine a trovare un compromesso.  

Iran, si avvicina una possibilità di accordo sul nucleare
Fonte: Web

Un’intesa per l’Iran sarebbe prossima dall’essere siglata

Il Joint Comprehensive Plan of Action, meglio conosciuto come JCPOA, è un patto sull’energia nucleare in Iran, siglato a Vienna nel 2015 e di cui diversi sono gli Stati firmatari. Le condizioni di suddetto piano d’azione congiunto prevedevano che la nazione riducesse considerevolmente le riserve di uranio a medio arricchimento, tagliasse del 98% quelle a basso arricchimento e diminuisse le centrifughe di gas per la durata di tredici anni. Il tutto poiché il programma era ritenuto minaccioso e volto alla fabbricazione di armi atomiche. In più, dal canto loro, Unione Europea, Stati Uniti, Russia e NATO si impegnavano a sospendere le ammende pecuniarie imposte in precedenza.

Da quel momento le cose procedettero per il meglio. Perlomeno fino al 2018, quando Trump decise di ritirarsi dall’intesa. Di conseguenza, egli reintrodusse le pene monetarie con lo scopo di indurre il regime iraniano a porre fine alle (presunte) brutalità commesse in Siria e alla costruzione di basi missilistiche che minaccerebbero Israele.

Per questo motivo, l’ayatollah Ali Khamenei aveva deciso di chiedere una revisione del piano. E così, a distanza di ben 4 anni, si è tornati a parlarne. Difatti, all’inizio del mese i delegati degli esecutivi si sono riuniti nuovamente a Vienna nella speranza di poter giungere ad un accordo. E ora, stando a quel che comunica l’Ansa, le negoziazioni tra le parti sarebbero vicine ad un punto di svolta positivo. “Dopo settimane di intensi colloqui, siamo più vicini che mai a un accordo” ha scritto su Twitter il tramite per l’Iran Ali Baghéri, fa sapere l’Ansa.

Insomma, parole che lasciano ben sperare e alle quali si aggiungono anche quelle di Khamenei in persona. Non a caso, durante una cerimonia della capitale, si legge nell’Ansa, la Guida suprema avrebbe dichiarato che: 

Sanno che il programma nucleare iraniano è pacifico, ma sollevano assurde accuse senza senso secondo cui l’Iran starebbe per fare la bomba. […] Tra il 2015 e il 2016 ho espresso critiche su alcuni punti del Jcpoa in modo tale che in futuro non sorgessero problemi, alcune delle mie critiche non sono state prese in considerazione e poi sono emersi i problemi che oggi tutti possono vedere“. 

Già a novembre ci furono dei colloqui, ma non portarono a niente. Questa sarà la volta buona per assistere ad un cambiamento? Non resta da far altro che attendere per scoprirlo.

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Diego Lanuto

Scritto da Diego Lanuto

Classe 1996, studente laureando in "Lingue, Culture, Letterature e Traduzione" presso l'Università di Roma 'La Sapienza'. Appassionato di scrittura, danza, cinema, libri e molto altro, nel corso degli anni ha collaborato con diversi siti e testate giornalistiche on line tra cui Metropolitan Magazine, ATuttoNotizie, M Social Magazine e Spyit.it. Ha scritto alcuni articoli per la testata giornalistica cartacea ORA Settimanale. Ha curato progetti in qualità di addetto stampa. Attualmente è redattore presso la testata giornalistica Vanity Class e addetto stampa del progetto "L'Amore Dietro Ogni Cosa - Andrea Crimi canta Simone Di Matteo".

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