È trascorsa poco più di una settimana dall’inizio della nuova edizione del Grande Fratello. Il padre di tutti i reality, infatti, è tornato in onda in prima serata su Canale 5 lo scorso 11 settembre in una veste completamente rinnovata, la stessa che dalle premesse lasciava ben sperare. Eppure i cambiamenti apportati al format, ed espressamente voluti da Pier Silvio Berlusconi, pare che non abbiano ancora convinto il pubblico. Gli ascolti sono in calo rispetto alle precedenti edizioni e le polemiche, riguardanti principalmente cast ed opinionisti, non hanno tardato ad arrivare. In tanti, tra telespettatori e utenti, nonché svariati volti noti dello showbiz nostrano, hanno espresso perplessità di fronte ad uno stravolgimento annunciato che, all’apparenza, sembrerebbe non esserci stato. Basti pensare alle dichiarazioni del talent scout Biagio d’Anelli, il quale ha parlato di “ignoranza pubblica” in relazione alle affermazioni sulla città di Napoli del gieffino Paolo Masella, oppure al più recente commento dell’Irriverente Simone Di Matteo, che ha aspramente criticato l’intera organizzazione strutturale della trasmissione.
Le dichiarazioni di Simone Di Matteo sul nuovo Grande Fratello
Giornalista, scrittore, opinionista e personaggio televisivo, Di Matteo si è sempre contraddistinto per la sua penna tagliente. Settimanalmente, difatti, redige per svariate testate giornalistiche nazionali (tra cui NewsPrima, Art&Glamour e ORA – Il tuo famigliare) una rubrica di satira all’interno della quale commenta, senza filtri né misure, tutto ciò che il piccolo schermo italiano ha da offrire. E proprio quest’oggi è stata la volta di uno degli show di punta di Mediaset, nei confronti del quale l’Irriverente non si è assolutamente risparmiato.
Stando a quanto si legge in un suo articolo, pubblicato questa mattina sulla già citata NewsPrima, l’ex viaggiatore di Pechino Express non avrebbe gradito nessun aspetto della nuova offerta proposta dal reality. Dagli opinionisti al cast degli inquilini di Cinecittà, ha definito il risultato della rivoluzione berlusconiana come un qualcosa di “già visto”, sottolineando l’inadempienza dei vertici e degli autori a rispettare le promesse iniziali fatte agli spettatori.
“Le aspettative […] erano piuttosto alte. – scrive – In molti, infatti, ci saremmo aspettati di assistere ad un Grande Fratello mai visto in precedenza, dove il ripulisti voluto dal CEO di Mediaset avrebbe posto un freno a quell’ondata di volgarità e degrado che negli ultimi anni, per stessa ammissione del conduttore Alfonso Signorini nel salotto di Silvia Toffanin, aveva investito il programma. Sfortunatamente, la promessa di una vera e propria rivoluzione non ha avuto un riscontro concreto nei fatti“.
Insomma, quello che doveva essere un grande e atteso ritorno avrebbe lasciato non poco amaro in bocca. “E così – continua – ci siamo ritrovati a dover nuovamente fare i conti con litigi perpetui e privi di alcuna ragione logica, prime donne in continua rivalità e alle prese con la loro sete di visibilità, ignoranti cronici e utili unicamente all’incremento dell’analfabetismo funzionale, una Cesara Buonamici al posto di Sonia Bruganelli e Orietta Berti che, per quanto sia una grande professionista e un’esimia giornalista, ancora oggi si chiede perché si trovi lì“.
Il cast dei concorrenti
Per quel che riguarda i concorrenti, inoltre, egli avrebbe ravvisato in loro le medesime carenze grazie alle quali si erano contraddistinti in passato altri inquilini della casa, focalizzandosi su alcuni aspetti particolari quali la sete di notorietà, le carenze in materia di conoscenza e la necessità, a detta sua, di un ritorno dietro ai banchi di scuola:
“Basti pensare a Grecia Colmenares – si legge – che, con i suoi battibecchi a favor di telecamera con le più giovani Letizia, Anita e Samira, è già la meno favorita dai telespettatori. […] Alla cantante Fiordaliso e alle sue non troppo velate frecciatine nei confronti del Festival di Sanremo a cui, evidentemente, vorrebbe tanto partecipare e che, ormai, parlando in termini di tempi andati, non può più ospitarla. E […] al macellaio Paolo Masella che in quel di Cinecittà ha rivelato di non avere mai visto il GF (salvo poi dimostrare di essere un esperto conoscitore dei meccanismi delle nomination e delle varie strategie) e che ha sin da subito fatto parlare di sé per la sua notevole mancanza di conoscenza del territorio, della Storia e della cultura napoletani che avrebbe dovuto procurargli un biglietto di sola entrata per la scuola più vicina“.
Infine, non ha risparmiato nemmeno il marciatore Alex Schwazer e il bel giovane Vittorio Menozzi, definendo quest’ultimo “un comodino” mentre il primo al pari di qualcuno a cui sarebbero state concesse già fin troppe seconde possibilità.
E voi, che cosa ne pensate?
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