È stata un’altra notte di tensione per l’Ucraina quella appena trascorsa. La guerra è ormai giunta all’ottavo giorno e Mosca continua ad inasprire l’offensiva nonostante i vari tentativi di trovare un accordo. Difatti, al di là delle accuse reciproche tra le due nazioni confinanti, Vladimir Putin sembra deciso più che mai a portare a termine i suoi obiettivi, sebbene non sia ancora del tutto chiaro in che cosa consistano. Dal canto suo, invece, l’Occidente rimane, in linea di massima, fermo sulle manovre sanzionatorie, ma alcuni Stati hanno cominciato ad inviare rifornimenti bellici al Paese occupato. Non si sa per quanto tempo il conflitto potrà andare avanti, ma, secondo le previsioni del Pentagono, potrebbe durare addirittura per 10 o 20 anni e alla fine la Russia ne uscirebbe comunque sconfitta. Si tratta naturalmente di ipotesi, sulle quali, almeno per adesso, non si può fare affidamento. La situazione sul campo potrebbe rovesciarsi da un momento all’altro, soprattutto per l’incredibile resistenza che i cittadini e le truppe di Volodymyr Zelensky stanno opponendo.
Quel che è certo è che dal Cremlino, anche se i colloqui di pace inizialmente previsti per ieri siano stati spostati ad oggi, non c’è alcuna intenzione di fermarsi. Non a caso, stando a quanto riferisce l’Ansa, nelle scorse ore i bombardamenti hanno devastato diverse città tra cui Kiev e Kharkiv. E, come mostra un video (in basso) dell’Agenzia Nazionale Stampa Associata, a Melitopol le milizie occupanti hanno sparato su una folla di manifestanti (disarmati) che chiedevano pacificamente la cessazione degli scontri.
(Fonte video: ANSA ©)
La Russia continua a bombardare l’Ucraina, ma la Corte Internazionale apre un’indagine per crimini di guerra
L’Ucraina resta l’oggetto delle mire della Federazione russa. Dopo i pesanti bombardamenti che hanno devastato la Capitale nelle ultime 24 ore, altri importanti centri sono stati colpiti dai missili. Primo fra tutti Kharkiv (clip di seguito), dove si sono registrati ingenti danni e notevoli devastazioni a edifici e non solo. Poi Kherson, caduta definitivamente nelle mani delle forze moscovite. E infine Mariupol, a pochi km di distanza da Melitopol (in cui i russi hanno sparato sui civili causando diversi feriti), ormai circondata dall’esercito di Mosca e rimasta senza luce e acqua. Il tutto mentre Kiev si prepara ad un nuovo assedio, tant’è che numerose trincee sono state costruite per far fronte ad una possibile avanzata di terra.
(Fonte video: TPI ©)
Per quel che riguarda il “fronte internazionale”, sempre nel corso della notte è arrivata la notizia che la Corte Penale Internazionale ha avviato un’indagine per crimini di guerra nei confronti della Russia di Putin. L’inchiesta è stata aperta da poco e si arriverà ad un verdetto non appena si avranno a disposizione le prove necessarie per incriminare il grande Stato dell’Est. L’ONU, inoltre, ha indetto un’assemblea generale straordinaria, durante la quale è stata approvata una risoluzione contro la Federazione con soli 5 voti contrari e 35 astenuti.
Le trattative di pace
Il secondo round di colloqui tra le delegazioni ucraina e russa si sarebbe dovuto tenere ieri. Ma al contrario di quel che si pensava, la riunione è prevista per quest’oggi. Ci sarebbero punti in comune sui quali discutere aveva fatto sapere il negoziatore del Cremlino, ma le aspettative non sono delle migliori. Il vertice avrà luogo alle ore 13.00 in una località piuttosto particolare. Si tratta di una foresta della Bielorussia al confine con la Polonia, la stessa dove nel 1991 furono firmati gli storici accordi di Minsk, che portarono alla fine dell’Unione Sovietica. Sul tavolo c’è il “cessate immediatamente il fuoco”, ma la Russia sarebbe disposta ad accondiscendere ad una tale richiesta solamente a patto che vengano rispettate le sue condizioni.
Seguiranno ulteriori aggiornamenti.
Ultimo aggiornamento:
- ore 12.52: Mosca annuncia una pausa per permettere ai civili di evacuare*